(ANSA) - ROMA, 05 GEN - L'idea farà storcere il naso ai
"puristi" ma negli Stati Uniti sono convinti: il futuro del golf
è al chiuso, in uno stadio con spettatori-tifosi ed un
simulatore video. Si tratta della TGL Golf League (Lega
tecnologica) che - lungi dall'essere l'annuncio di una boutade -
prende il via il 7 gennaio a Palm Beach (con un anno di ritardo
sulla tabella di marcia a causa di un problema organizzativo) e
vede tra i suoi "padrini" il leggendario Tiger Woods.
Agli occhi di un europeo che nel golf - oltre a cambi mazze,
par e buche - intravede tranquillità, paesaggi bucolici e
contatto con la natura sembra una "americanata". Ma non la
pensano così i loro ideatori e finanziatori che hanno investito
milioni di dollari nel progetto. Il torneo è stato creato da
Mike McCarley, ex presidente del canale tv Golf Channel, che ha
dato vita alla nuova Lega insieme a Tiger Woods e ad un altro
campionissimo come Rory Mcllroy. A loro si è poi unito Ryan
Dotters, il ceo di una società che crea i simulatori di golf
"Full Swing" ovvero le apparecchiature che con telecamere,
sensori e schermi video permettono a professionisti e praticanti
di allenarsi e migliorarsi al chiuso.
Il campo di gioco è ricavato all'interno di uno stadio ed ha
la grandezza di quattro campi da pallacanestro: al centro della
cupola c'è una piazzola dove permettere ai giocatori di colpire
la palla con la mazza e dare l'input ai sensori del computer
mentre sullo sfondo un enorme schermo proietta le immagini del
colpo. Ovviamente le buche possono essere di ogni tipo: da
richiami a campi storici a scenari più fantasiosi come vulcani,
templi o canyon.
Insomma, un enorme videogioco dove il giocatore può colpire
fisicamente la pallina ed il pubblico può guardare la gara
comodamente sullo schermo allo stadio o a casa. "Come una
partita di Nba", spiegano gli organizzatori. L'idea di business
è infatti solleticare l'interesse del pubblico che non ha alcuna
intenzione di raggiungere un campo di golf all'aperto e magari
preferisce seguire i propri campioni sedendo in tribuna con una
confezione di popcorn tra le mani.
Della nuova Lega fanno parte sei squadre: Atlanta Drive,
Boston Common, Jupiter Links, Los Angeles, New York e The Bay
Club. Si gioca tre-contro-tre sulle sei buche nelle competizioni
a squadre oppure uno-contro-uno sulle nove buche.
La proposta con una forte connotazione commerciale va
incontro all'aumento dell'età media dei potenziali spettatori e
al cambio di attitudine dei giovani, sempre meno attratti dallo
sport giocato e più vicini al mondo dei videogames. Non si
tratta del primo esperimento di "modernizzazione" di uno sport.
Il successo del padel fa scuola: grande diffusione senza
togliere praticanti al tennis. Ancora più simile l'esperienza
della King's League che unisce videogiochi e calcio. Il futuro
dirà chi ha ragione. Il golf è arrivato alle Olimpiadi ma la
propria diffusione risulta comunque relegate a pochi stati.
Chissà che la nuova "versione" non apra nuovi scenari.
La nuova Lega comunque non intende andare in competizione con
il PGA Tour. Il progetto ha raccolto tantissimi investitori made
in Usa, e non solo. Gli organizzatori hanno lasciato trapelare i
nomi di "vip" come i campioni Nba Stephen Curry, Andre Iguodala,
Shaquille O'Neal, Dwyane Wade, Kevin Durant o la stella della
Formula 1 Lewis Hamilton. Tra i finanziatori ci sarebbero anche
i giocatori di baseball Shohei Ohtani e Mike Trout e l'ex
tennista Serena Williams. Anche il cantante Justin Timberlake
sarebbe impegnato nel progetto. Il 7 gennaio, come detto, la
prima partita. L'esperimento è partito. (ANSA).