"L'Università dell'Aquila ha
recuperato solo una piccola parte degli spazi in città da
mettere a disposizione delle proprie attività". Il rettore
Univaq Edoardo Alesse, in occasione di un'intervista di fine
anno, non ha nascosto la preoccupazione di fronte ai ritardi
sugli interventi di ripristino di alcune strutture, parte delle
quali danneggiate dal terremoto del 2009.
"Avendo noi come stazione appaltante il Provveditorato alle
Opere pubbliche che è oberato di tante attività - ha
sottolineato - siamo riusciti a fare progressi solo marginali e
questo ci crea problemi perché di questi spazi noi abbiamo
bisogno per ricollocare iniziative come, ad esempio, i corsi
della facoltà di Economia che dovranno essere rilocalizzati in
quanto il carcere minorile, che li ospitava, deve essere
restituito ai legittimi titolari".
"Noi - ha detto ancora Alesse - avremmo come destinazione
ultima per quei corsi di laurea il vecchio Ospedale San
Salvatore in centro. Ora questo non è possibile perché i lavori
non sono stati avviati e quindi dovremo, con uno sforzo enorme
di tipo organizzativo gestire 7-800 studenti dividendoli tra
Dipartimento di Scienze umane e Centro congressi 'Zordan' con
molta fatica e, soprattutto, con relative problematiche di
parcheggio in quell'area. Pur essendo contenti di riportare gli
studenti in centro, ci imbattiamo in grandi difficoltà".
"D'altro canto - ha proseguito - altre opere stanno
intravedendo il loro sviluppo come la Reiss Romoli, all'interno
della quale sarà ricostruita la parte laboratoriale. Entro il
2026 confidiamo di poter riavere questa struttura a disposizione
dell'ateneo e del progetto 'Vitality'. Avremo anche modo, entro
il termine del mio mandato, di riacquisire il convento a Poggio
di Roio dove saranno ricollocati i dipartimenti ingegneristici e
il laboratorio di sismologia, un fiore all'occhiello".
Alesse, che non ha nascosto la propria preoccupazione nei
confronti dei tagli al Ffo, ha auspicato le condizioni migliori
per ""creare un'ecosistema composto tra varie realtà di diversa
composizione geografica ma con finalità univoche: inclusione,
democrazia, ricerca scientifica".
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