Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con USRC-USRA Informa
"Ci sono ancora situazioni
complicate, aggregati fermi e cantieri non avviati o non
conclusi, a causa di proprietà che non sono state mai
regolarizzate, successioni non perfezionate, abitazioni in cui
sono emersi degli abusi edilizi, e altri aspetti paradossali,
come imprese che litigano in fase di cantiere. È un problema che
stiamo affrontando con un gruppo di lavoro, assieme al Comune
dell'Aquila. Questi 'buchi neri' fanno male, rispetto a tutto
quello che è stato fatto. Lo strumento principale è il
commissariamento, ma stiamo agendo anche con la 'moral suasion',
va fatto capire che c'è un dovere morale da rispettare, alla
luce del fatto che la ricostruzione non è un affare privato,
perché i soldi sono pubblici". Così Salvo Provenzano, titolare
dell'Ufficio speciale ricostruzione dell'Aquila (Usra), nel
tracciare il bilancio della ricostruzione dell'Aquila a oltre 15
anni e mezzo dal terremoto del 6 aprile 2009.
Tra i 'buchi neri' anche tanti edifici pubblici, di
competenza però del Provveditorato Interregionale alle Opere
Pubbliche e di tanti altri enti. Per non parlare delle tante
chiese rimaste al palo. "Sulle chiese a incidere è stato il
cambio di normativa - osserva Provenzano - che ha fatto
diventare la ricostruzione da privata a pubblica, e questo ha
rallentato per anni il processo. Però ora si sta registrando
un'inversione di tendenza, non c'è più una situazione di stasi e
si stanno finalmente aprendo numerosi cantieri. Anche per quel
che riguarda la chiesta di Santa Maria Paganica, che non è di
nostra competenza, da quello che so la fase di progettazione è
in fase avanzata. Noi, in virtù di un accordo con il
Segretariato regionale, ci stiamo occupando di 15 chiese e
stiamo accelerando nei limiti del possibile. Una buona notizia
è, ad esempio, che a febbraio riprenderanno i lavori nella
chiesa di San Marco, una delle più importanti della città".
In collaborazione con USRC-USRA Informa
Ultima ora