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In evidenza
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In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
"L'entrata in vigore a livello
nazionale del codice CIN per le strutture turistiche sta
mettendo in luce quanto abbiamo già denunciato con forza, la
presenza di un forte abusivismo tra le strutture di B&B con
numeri, quasi 4.500 non autorizzati su 11.027 strutture censite
sulle piattaforme, che se confermati, a Napoli sono esorbitanti.
Una città al centro di una vera e propria speculazione che
colpisce le fasce deboli della popolazione e gli studenti
universitari, sottraendo spazi all'abitare e impoverendo il
tessuto sociale del centro storico. Napoli continua a perdere
abitanti e giovani studenti, con un saldo negativo stimato negli
ultimi anni, nella città metropolitana, di oltre centomila
unità". E' quanto sostengono, in una nota, Raffaele Paudice,
della segretaria Cgil Napoli e Campania e Paolo Barbera di Udu
Napoli.
"Il turismo - sottolineano Paudice e Barbera - è una risorsa
importante della nostra città, con ricadute positive
sull'economia e sulla cultura, ma deve essere gestito in modo
responsabile e sostenibile, per evitare che, come accaduto già
altrove, la nostra città si trasformi in un parco giochi
percorso ogni giorno solo da milioni di turisti. È necessario
attivarsi per difendere la presenza delle attività storiche nel
centro della città, librerie, botteghe artigiane, negozi al
servizio degli abitanti, ed evitare l'omologazione di una città
tutta al servizio dei turisti, con costi che stanno diventando
insostenibili per i cittadini".
"Il tema dell'abitare a Napoli - secondo Paudice e Barbera -
sta assumendo aspetti drammatici e oltre le conseguenze sul
piano sociale rischia di compromettere l'identità di una città
che resta un unicum a livello mondiale per la forte
caratterizzazione, la cui autenticità è evidenziata anche dalla
stessa Unesco. Chiediamo per questo che anche il Comune, pur nei
limiti di una legislazione che deve necessariamente rispondere a
un quadro di regole europee e nazionali, agisca con
intraprendenza e coraggio, non assecondando interessi che non
rispondono a quelli generali della cittadinanza, metta in campo
azioni decise per il contrasto alla turistificazione in difesa
dei suoi abitanti, seguendo l'esempio di altre città che in tal
senso stanno tentando un approccio innovativo alla questione,
consapevoli che restare inerti di fronte a un fenomeno di tali
proporzioni produce danni irreversibili alle città esasperando
nel contempo la conflittualità e il disagio sociale".
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
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