Un recente studio realizzato da IDTechEx - società di analisi che dal 1999 fornisce ricerche sulle tecnologie emergenti - ribadisce la validità degli e-fuel utilizzati nei motori a combustione interna come valida ed efficace alternativa rispetto al passaggio ai modelli 100% elettrici.
Lo dettaglia il rapporto 'Sustainable Biofuels & E-Fuels Market 2025-2035: Technologies, Players, Forecasts' in cui si sottolinea come i carburanti sintetici prodotti combinando idrogeno verde e CO2 catturata, possano offrire un vantaggio fondamentale nella riduzione delle emissioni di gas serra.
Questo perché sono da subito compatibili con gli attuali motori ICE e le relative infrastrutture per i rifornimenti, riducendo enormemente la necessità di modifiche delle risorse e di costose infrastrutture.
"il mercato dimostra un potenziale di crescita sostanziale - afferma Chingis Idrissov analista tecnologico senior di IDTechEx - guidato da quadri politici in evoluzione, tecnologie in maturazione, interessi aziendali e innovazioni continue". La crescita per la diffusione degli e-fuel è nel settore automobilistico verrebbe stimolata - sostiene lo studio - se la consultazione programmata dall'Unione Europea sui carburanti a zero emissioni per i veicoli alimentati da ICE nel 2026 consentisse di prolungare le vendite di questi modelli con motori termici oltre il limite proposto del 2035.
Nel suo rapporto Idrissov sottolinea che l'UE ha già stabilito mandati per un maggiore utilizzo di e-fuel nei settori dell'aviazione e della navigazione marittima e questo spingerà avanti gli investimenti nel settore in generale.
Gli Stati Uniti hanno adottato un approccio diverso, supportando la produzione di e-fuel attraverso il Clean Fuel Production Credit ai sensi dell'Inflation Reduction Act. Ciò permette oggi di proporre un prezzo base di circa 3,03 dollari al gallone (meno di 3 euro al litro) per il carburante non aeronautico.
Altri paesi, tra cui Regno Unito, Giappone, Cina e Canada, stanno implementando normative e meccanismi di incentivazione simili. Indica significativi investimenti aziendali nella tecnologia, tra cui oltre 100 milioni di dollari da parte di Porsche, i 200 milioni di finanziamenti di Infinium da parte di Brookfield Asset Management per il progetto Roadrunner in Texas e i 220 milioni di investimenti azionari di HIF Global da parte di investitori giapponesi tra cui MOL, Idemitsu Kosan e Jogmec.
"Questi investimenti - afferma Idrissov - segnalano una crescente fiducia nel potenziale commerciale degli e-fuel e segnano la transizione del settore dagli impianti dimostrativi alla produzione su scala commerciale". Idrissov aggiunge che l'e-metanolo è emerso come un precursore nel panorama degli e-fuel, spinto dalla sua versatilità sia come materia prima chimica che come combustibile. Ma anche per la compatibilità infrastrutturale e per le tecnologie di produzione mature.
La pipeline di progetti globali riflette questo slancio, con progetti di e-metanolo annunciati che superano i 15 milioni di tonnellate di capacità produttiva annuale entro il 2030. Un altro vantaggio dell'e-metanolo è che la sua produzione utilizza tecnologie consolidate tra cui elettrolisi dell'acqua, cattura del carbonio e sintesi del metanolo, rendendolo commercialmente sostenibile nel breve termine.
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