Forte dell'esperienza maturata con i trattori agricoli autonomi, già impiegati negli Stati Uniti e in altri mercati, Il colosso del settore John Deere ha presentato al Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas 460 P-Tier 'Dusty', il primo robo-dumper articolato per operazioni in cava che utilizza il kit di autonomia di seconda generazione dell'azienda.
"Il ritmo delle nostre soluzioni di autonomia sta accelerando. Prendiamo il nostro stack tecnologico che sviluppiamo da quasi tre decenni - ha detto Jahmy Hindman, chief technology officer di John Deere - e lo stiamo estendendo a più delle nostre macchine per funzionare in modo sicuro in modo autonomo in ambienti unici e complessi".
Il robo-dumper 460 P-Tier lavora trasportando carichi di inerte fino a 41,8 tonnellate basandosi sulla tecnologia autonoma di seconda generazione presentata per la prima volta al CES 2022. Questa soluzione combina visione artificiale avanzata, intelligenza artificiale e telecamere per aiutare le macchine a navigare nei loro ambienti.
Questa nuova proposta - ha detto l'italo americano Igino Cafiero ceo della startup Blue River Technology che ha sviluppato questi sistemi di guida autonoma e che ora fa parte di John Deere - "risolve negli Stati Uniti un problema che colpisce l'88% delle aziende del settore, la mancanza di autisti qualificati".
La gestione da remoto avviene tramite la App mobile John Deere Operations Center, una piattaforma basata sul Cloud dell'azienda. Una volta posizionata nel punto appropriato della cava o del cantiere la macchina può essere avviata e si muove senza alcun intervento dell'operatore, secondo il ciclo di lavoro prestabilito.
"La macchina prende queste decisioni in modo intuitivo come un operatore umano - ha affermato Maya Sripadam, senior product manager di Blue River Technology - I cantieri sono dinamici e trafficati. I percorsi cambiano, i veicoli condividono la strada e si muovono all'interno dello stesso spazio".
Inoltre, Deere ha creato la capacità di supportare il lavoro di squadra tra uomo e macchina. Ad esempio, gli operatori di caricatori sono in grado di comunicare posizione e tempistica all'ADT autonomo.
Tramite la App, gli utenti hanno anche accesso a video in tempo reale, immagini, dati e metriche e regolazioni dei vari fattori come la velocità. In caso di anomalie nella qualità del lavoro o problemi di funzionamento della macchina, gli utenti vengono avvisati in remoto in modo che possano intervenire tempestivamente.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA