- E' un rito, quello di deporre le Arance rosse di Sicilia Igp su uno dei crateri dell'Etna, che segna l'avvio della commercializzazione dei pregiati agrumi insulari e la fine della stagione di raccolta.
Oggi, sotto un cielo terso e ventoso, il presidente del Consorzio Gerardo Diana si è arrampicato su "a' muntagna" dove ha deposto i primi frutti dopo una "annata eroica che si prospetta incoraggiante per quantità e qualità nonostante i problemi creati dalla siccità che tuttavia non ci ha fermati", ha rimarcato il presidente del Consorzio. Al cammino sul vulcano attivo più alto d'Europa, con circa mille metri di dislivello sia in salita che in discesa, hanno partecipato diversi coltivaltori di agrumi del Consorzio siciliano, provenienti da Catania, Siracusa ed Enna, affiancati dai loro cani a evidenziare il legame inscindibile tra agrumicoltori e amici a quattro zampe.
"Sulla sommità del vulcano ricordiamo gli sforzi per arrivare alla raccolta e che questo prodotto, anche grazie al trasformato, è presente sulle tavole di tutta Italia e - ha sottolineato Diana - in tre continenti: Europa, Asia, e America. Mentre la discesa del cammino segna la soddisfazione di aver portato questo frutto a termine ma anche l'inizio della nuova stagione agrumicola. A fine aprile, maggio, inizia infatti la nuova campagna dei tarocchi, col nuovo fiore. Sempre nel pieno rispetto del territorio: questa pianta, essendo sempreverde, fotosintetizza tutto l'anno e migliora l'aria in zone dove è difficile trovare boschi. E conferma l'attitudine delle nostre imprese alla sostenibilità del territorio d'origine; il consumatore è il nostro sostenitore, per un prodotto fresco e che risparmia la CO2".
"Il grande sacrificio svolto dagli iscritti al Consorzio di tutela, che in maniera eroica sono riusciti a garantire l'irrigazione e quindi una bella pezzatura e qualità al prodotto, ci auguriamo che venga ripagato - ha detto in vetta il presidente del Consorzio di Tutela, Diana - ma a valere ancora una volta sul mercato è naturalmente il marchio, l'Igp.
Indicazione geografica protetta che il Consorzio di tutela ha reso negli anni un brand conosciuto in tutto il mondo e di successo, sinonimo di prodotto sano e sostenibile". Nella passata campagna, la 2023-24, le imprese aderenti al Consorzio hanno commercializzato quasi 22 mila tonnellate di prodotto fresco e circa 7 mila per l'industria, per un totale che si avvicina alle 30 mila tonnellate.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA