Presentati a Milano i vini di
Ampeleia, trentacinque ettari di vigneti in Alta Maremma. Un
territorio selvaggio e boschivo, terra di miniere, dove
Elisabetta Foradori, Giovanni Podini e Thomas Widmann, hanno
sviluppato il loro sogno enologico.
Vini di particolare originalità, da vigneti a 500 metri di
altitudine, con il Cabernet Franc come varietà di punta.
L'azienda sviluppa anche esperienze di incoming nel borgo di
Roccatederighi e propone cucina tipica maremmana.
Il lavoro di campagna e cantina è guidato, sin dal 2002 ,
dall'esperienza di Marco Tait che inizia con diverse varietà a
bacca rossa, per puntare dopo pochissimo sul Cabernet
Franc.Questo vitigno incarna l'essenza della cantina ed è un
interprete fedele della realtà pedologica e del territorio,
senza mai perdere la propria identità. Con l'annata 2021
Ampeleia esprime la sua mineralità, intrecciandosi con piccoli
frutti di bosco, note balsamiche e speziate. Un vino profondo,
con tannini setosi e un colore intenso.
Nella degustazione, guidata dallo stesso Tait, tenutasi
all'enoteca Bar Paradiso in un clima conviviale, il vitigno
Cabernet Franc è stato presentato nella sua lavorazione in
purezza, caratterizzata da una profonda selezione delle uve da
singoli filari, non da singoli vigneti, grazie ad un percorso di
osservazione e dettaglio, dove lo sguardo è il primo fattore.
Una sensibilità diversa che cerca esperienze da tradurre nel
calice.
Questa tipologia di selezione consente, inoltre, di sfruttare
la ricchezza che singole vene di terreno regalano per differenze
e peculiarità.
Da notare che il 10% della produzione è destinata alla
riserva aziendale, per essere poi venduta in coppie di annate.
Attualmente sul mercato le 2016 e 2021. Sette etichette in
totale unite da una filosofia di produzione gentile: preservare
ciò che la natura ci dona, senza trasformare, nel massimo
rispetto della terra che ci ospita e del lavoro svolto in vigna.
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