Cosa lega un Officium Stellae del
XIII secolo, undici brani in nove diverse lingue, ad alcuni
estratti dal "Tierkreis" (Oroscopo) di Karlheinz Stockhausen?
Per scoprirlo si può andare il 3 gennaio prossimo alle 20,30 ad
ascoltarli nella Cappella di Santa Maria del Suffragio a
Bologna: l'inconsueto programma sarà presentato dall'ensemble
Flos Musicae (coro e strumentisti) diretti da Giorgio Musolesi e
Benedetta Fanciulli.
Cuore della locandina sarà la prima esecuzione in tempi
moderni dell'Officium Stellae dalla cattedrale di Rouen (XIII
secolo), un piccolo gioiello dimenticato da almeno cinque
secoli, che darà l'opportunità al pubblico di assistere a una
vera e propria "sacra rappresentazione", genere cui si deve
l'origine del teatro moderno. All'Officium saranno affiancati
brani natalizi della tradizione popolare europea e alcuni
estratti dal Tierkreis, una delle più celebri opere di
Stockhausen. Formato da 12 melodie, ognuna dedicata a un segno
zodiacale, l'opera del compositore tedessco si caratterizza come
lavoro autonomo che può essere interpretato da qualsiasi
strumento, spesso usati proprio per gettare un ponte fra la
musica colta contemporanea, le ritmiche popolari del rock o,
come in questa occasione, con la musica sacra. Per scoprire
quale filo lega tutti questi variegati impulsi ci saranno ben
tre occasioni. Dopo l'appuntamento bolognese, lo stesso
programma verrà infatti replicato il 4 gennaio dalle 16 al
Castello di Mongiorgio di Monte San Pietro, appena fuori
Bologna, dove si potrà visitare un luogo di recente tornato al
suo antico splendore, e degustare prodotti enogastronomici del
territorio. Infine, il 5 gennaio alle 16, sarà la pieve romanica
di Sala Bolognese a fare da suggestiva cornice all'ultimo
appuntamento.
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