Un progetto che valorizza la
figura di Carlo Zucchelli (1796- 1879), capostipite di una
famiglia di artisti e musicisti, grande interprete dell'opera
lirica italiana nella prima metà dell'Ottocento, verrà proposto
dalla Fondazione Carlo, Carolina, Bianca e Santina Zucchelli
grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna.
"Carlo Zucchelli in chiave di basso di rossiniana memoria, i
colleghi del tempo e i giovani talenti", questo il titolo del
progetto, intende intrecciare il filone musicale e quello
storiografico in una visione di restituzione moderna dei meriti
di un protagonista del bel canto italiano attivo anche nelle
arti figurative.
Proprio alla sua figura si ispira la Fondazione Zucchelli,
nata nel 1959 come Ente Morale, a seguito del lascito
testamentario dell'ultima erede Santina, e creata per sostenere
giovani talenti dell'Accademia di Belle Arti e del Conservatorio
di Musica di Bologna nella loro avventura artistica. Il progetto
comprende una pubblicazione multimediale "Così cantavano
Rossini.
Carlo Zucchelli e gli amici nella Bologna del primo
Ottocento" (Pendragon, 2024), a cura di Jadranka Bentini. Il
volume cartaceo sarà accompagnato da un CD e un dispositivo Usb,
in cui una selezione di giovani cantanti e strumentisti del
Conservatorio di Bologna, vincitori delle ultime edizioni del
Concorso Zucchelli, si esibiscono in un repertorio musicale e
canoro rossiniano, e dintorni, videoregistrato per l'occasione
anche in costume d'epoca al teatro settecentesco di Villa
Mazzacorati. L'intero progetto è stato coordinato da Jadranka
Bentini, Presidente della Fondazione Zucchelli, mentre la parte
musicale è stata coordinata da Silvia Carrozzino, docente del
Conservatorio bolognese.
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