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Città 30: a Bologna zero pedoni morti, non avveniva dal '91

Città 30: a Bologna zero pedoni morti, non avveniva dal '91

Il bilancio a un anno dall'introduzione della misura a Bologna

BOLOGNA, 16 gennaio 2025, 17:52

di Benedetta Dalla Rovere

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"Nessun pedone a Bologna nel 2024 è stato ucciso, non avveniva dal 1991". Anche grazie a Città 30. È questo, per il sindaco Matteo Lepore, uno dei risultati più significativi della misura introdotta un anno fa dal Comune di Bologna, che ha limitato la velocità in molte strade cittadine.

"Nessuno in quest'anno ha perso il posto di lavoro", aggiunge Lepore archiviando così, alla luce dei dati raccolti dal Comune, le polemiche e le proteste del centrodestra, in particolare del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, contrarissimo alla misura. Un'opposizione approdata anche nelle aule di tribunale, con tanto di ricorsi e una raccolta firme per un referendum per chiedere ai cittadini bolognesi di bocciare la misura. Per Lepore, però, i dati raccolti da Palazzo d'Accursio dimostrano chiaramente che "c'è stata una vera e propria inversione di tendenza rispetto al passato".

Nel 2024 a Bologna ci sono stati "zero morti tra i pedoni, la metà degli incidenti mortali, calano gli incidenti stradali e i feriti, rispettivamente del 13% e dell'11% - scandisce - mentre nel resto d'Italia lo scorso anno c'è stato un +8% degli incidenti mortali". Non solo. Diminuiscono del 31% gli incidenti più gravi e calano del 49% le persone morte sull'asfalto, che negli ultimi 12 mesi in città sono state dieci. Anche nelle radiali, come via Massarenti e via Murri, secondo i dati presentati "la velocità è calata e anche gli incidenti".

Sono diminuiti del 5% il traffico e del 29,3% l'inquinamento, ai livelli più bassi negli ultimi dieci anni. Nel 2024, poi, sono aumentati gli spostamenti in bici - anche grazie a un boom del bike sharing - gli abbonamenti al trasporto pubblico e l'uso del car sharing. Gli investimenti per Città 30, pari a 27 milioni, sono serviti per l'infrastruttura "e non per comprare gli autovelox", assicura Lepore.

Dati definiti "molto incoraggianti" dal nuovo presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, che garantisce l'impegno di "tutte le istituzioni della regione Emilia-Romagna, con modalità anche differenti tra loro" sul fronte "dell'aumento della sicurezza stradale". "Entusiasmo e profonda soddisfazione" li esprime la Fondazione Michele Scarponi Ets Aifvs Associazione italiana familiari vittime della strada. "Quello zero nella casella dei pedoni deceduti ci dà grande soddisfazione e speranza". "Gli ottimi risultati illustrati dal Comune di Bologna, città simbolo del progetto 30 km/h, sono motivo di grande soddisfazione" anche per l'Asaps.

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