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Nuovi dazi "prima minaccia per la crescita nel 2025 per l'Eurozona"

Nuovi dazi "prima minaccia per la crescita nel 2025 per l'Eurozona"

Lo sostengono alcuni economisti in un sondaggio condotto dal Financial Times

Bruxelles, 03 gennaio 2025, 11:39

Redazione ANSA

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Nuovi dazi "prima minaccia per la crescita nel 2025 per l 'Eurozona" © ANSA/AFP

Nuovi dazi "prima minaccia per la crescita nel 2025 per l 'Eurozona" © ANSA/AFP

BRUXELLES - Le due maggiori minacce che l'economia dell'Eurozona dovrà affrontare nel 2025 sono una possibile guerra commerciale globale e una paralisi politica regionale. È quanto emerge da un sondaggio del Financial Times condotto su 72 economisti. Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, ricorda il Ft, si è impegnato una volta tornato alla Casa Bianca il 20 gennaio a imporre dazi fino al 20% su tutte le importazioni dagli Stati Uniti, con tariffe che saliranno al 60% sulla Cina. Se Trump manterrà la parola data, i dazi rappresenteranno l'aumento più significativo del protezionismo statunitense dai tempi della Grande Depressione e aumenteranno la possibilità di ritorsioni altrove.

L'Eurozona, che detiene un ampio surplus commerciale con gli Stati Uniti, è considerata fortemente esposta non solo all'aumento delle tariffe doganali, ma anche alla minaccia che la Cina riversi prodotti a basso costo sui mercati globali in risposta alle azioni di Trump. Un conflitto commerciale innescato dai dazi statunitensi è quasi scontato per gli economisti intervistati dal quotidiano della City: il 69% degli intervistati lo ritiene probabile, mentre il 68% avverte che tale scenario rappresenta la minaccia più grande per la regione l'anno prossimo.

Quasi tutti gli intervistati (l'81%) hanno affermato che un secondo mandato di Trump peserà sulla crescita dell'Eurozona. In media, i 72 intervistati si aspettano che l'economia dell'Eurozona si espanda solo dello 0,9%. Questo sarebbe il terzo anno consecutivo di crescita al di sotto della media e al di sotto dell'1,1% previsto dalla Banca centrale europea a dicembre. La maggior parte degli economisti intervistati (il 61%) sostiene poi l'appello rivolto dalla presidente della Bce Christine Lagarde ai decisori politici dell'Ue affinché avviino negoziati commerciali con Trump per evitare una guerra commerciale totale.

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