"Alla sinistra spesso sfugge ciò
che ai conservatori è molto chiaro: in politica estera ognuno
difende il proprio interesse nazionale. Trump quello americano e
Giorgia Meloni quello italiano, perché questo si aspettano i
loro elettori. La sintonia politica e personale tra i due potrà
essere d'aiuto quando questi interessi divergeranno. Ma abbiamo
anche interessi geopolitici convergenti. L'Italia, con la sua
rinnovata proiezione verso l'Africa e il Mediterraneo, potrà
rivelarsi un partner fondamentale per gli Usa di Trump". Così il
capodelegazione di Fratelli d'Italia- Ecr Carlo Fidanza in
un'intervista al quotidiano Il Giornale.it, commentando
l'incontro tra il Presidente Meloni e il Presidente eletto
Donald Trump nella sua residenza in Florida.
"Trump vuole riequilibrare la bilancia commerciale tra Usa e
Ue. Trump è un uomo di business: sa che dazio chiama dazio e
oggi forse preferisce venderci il gas naturale, che gli Usa
producono a basso costo e che l'Ue non riceve più dalla Russia.
Le decadenti élite europee - prosegue Fidanza - dovrebbero
mettere da parte la spocchia verso Trump e cogliere questa
occasione per cambiare rotta, ora o mai più: abbandonare le
follie green che ci stanno consegnando mani e piedi alla Cina e
ricostruire una florida partnership transatlantica, fatta di
scambi, investimenti e sviluppo tecnologico. Giorgia Meloni può
essere la leader europea che incarna questo cambio di rotta". E
a proposito della roadmap proposta da Trump per una tregua tra
Mosca e Kiev Fidanza spiega che: "Nessuna pace e nessuna
sicurezza si può costruire sulla pelle degli ucraini. Trump lo
sa bene e non credo farà favori a Putin, perché conosce bene la
differenza tra una pace accettabile e una disfatta come quella
di Biden in Afghanistan".
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