La visita lampo di Giorgia
Meloni per una cena a Mar-a-Lago da Donald Trump avviene in un
momento in cui la premier affronta "la sua sfida diplomatica più
dura da quando ha assunto l'incarico" segnata dalle "proteste
politiche interne per l'arresto in Iran della giornalista
italiana Cecilia Sala". È quanto scrive il Financial Times in
merito al viaggio della presidente del Consiglio negli Stati
Uniti per incontrare il presidente eletto nel tentativo,
aggiunge il quotidiano, di "rafforzare le relazioni" con Trump
"prima del suo giuramento".
Fratelli d'Italia spera che "l'affinità ideologica tra i due
leader" aiuterà Meloni "a emergere come uno degli interlocutori
europei chiave di Trump" sottolinea il Ft, ricordando
"l'entusiasmo" espresso dal presidente eletto Usa per la premier
che "ha incontrato anche il mese scorso a Parigi durante la
riapertura della cattedrale di Notre-Dame". Nella sezione
commenti del quotidiano della City di Londra, inoltre, si torna
a parlare di Meloni come esponente di una delle tre correnti
della "nuova destra" europea, su cui inciderà peraltro il
posizionamento politico di Trump, evidenziando il lavoro della
premier "a stretto contatto" con la presidente della Commissione
europea, Ursula von der Leyen, il suo sostegno alla "guerra di
autodifesa dell'Ucraina contro la Russia" e la sua "ferma"
collocazione nel campo pro-Nato.
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