"L'Epifania ci
accompagna verso la conclusione del Tempo del Natale, che
terminerà domenica con la Festa del Battesimo di Nostro Signore
Gesù Cristo", due feste che "ci portano sempre ancora all'evento
fondativo della nostra fede: Dio si è fatto uomo per amore
nostro e per la nostra salvezza!" A questo punto, "nulla può
essere più come prima: lo Spirito Santo, lo Spirito del Figlio
di Dio non può essere confinato o ingabbiato: il Dio nel quale
noi crediamo, il Dio che si è rivelato in Gesù Cristo, manifesta
la sua volontà di essere il Salvatore di tutti i popoli, nessuno
escluso!". Sono passaggi dell' omelia pronunciata
dall'arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba, stamani durante
la Santa Messa "dello Spadone" nel duomo di Cividale.
"Egli assicura la gioia profonda, quella di essere amati
senza se, senza ma, senza 'a patto che'. Da quella casa di
Betlemme, dal fiume Giordano, dai villaggi della Galilea e della
Giudea, dal Calvario, dal Cenacolo, dal monte dell'Ascensione,
molti dopo averlo incontrato (bambino, giovane adulto, umiliato
e crocifisso, risorto) sono ripartiti trasformati dal suo Amore,
indipendentemente dalla cultura, dalla nazione, dalla razza,
dall'etnia, dalla tradizione religiosa". Dunque, conclude mons.
Lamba, "anche noi, venuti qui oggi per tanti motivi (fede,
tradizione, curiosità) abbiamo un'occasione bella di ripartire,
come i Magi, trasformati dall'Amore di Gesù Cristo, il Figlio di
Dio, il nostro Salvatore, dopo esserci nutriti della Sua Parola
e del Suo Corpo e del Suo Sangue, per essere testimoni di Gioia
e di Speranza".
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