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Uliano, 'tra Stellantis e indotto a rischio 25 mila posti'

Uliano, 'tra Stellantis e indotto a rischio 25 mila posti'

Fim Cisl, prorogare ammortizzatori sociali

TORINO, 03 gennaio 2025, 16:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Abbiamo una previsione di 25 mila lavoratori a rischio tra Stellantis e l'indotto se non verranno messi a disposizione gli ammortizzatori sociali". E' quanto ha dichiarato, questa mattina a Torino, a margine della presentazione dei dati della produzione Stellantis in Italia, il segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano.
    In questa fase di transizione, "per evitare di perdere posti abbiamo bisogno della proroga degli ammortizzatori sociali, a partire da quelli che scadranno nel corso di quest'anno" ha detto spiegando che "Ci è stato assicurato dal Ministro del lavoro che con appositi provvedimenti si doteranno di ammortizzatori gli stabilimenti che sono in fase di esaurimento, in modo da evitare licenziamenti".
    "Il 2024 sarà ricordato come l'anno nero di Stellantis. I dati della produzione si chiudono negativamente dopo due anni di crescita e per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo, con gli autoveicoli che fanno segnare perdite maggiori rispetto ai veicoli commerciali". Così Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim-Cisl, questa mattina a Torino, nell'illustrare i dati Stellantis del 2024. "La riduzione della produzione - ha osservato - è stato un continuo peggioramento da inizio anno raggiungendo cali produttivi nelle auto dal 21 al 70%. Le previsioni negative che avevamo stimato negli ultimi due report trimestrali purtroppo hanno avuto un riscontro con la realtà di fine anno, con un aggravio in termini di volumi e di aumento dell'uso degli ammortizzatori sociali e di chiusure anticipate di fine anno che hanno coinvolto quasi 20 mila lavoratori". Secondo i dati diffusi dalla Fim-Cisl, nel 2024 Stellantis ha prodotto 475.090 unità (-36,8%). Le auto sono scese a 283.090 unità (-45,7%). "Per trovare un dato così basso di produzione - ha sottolineato Uliano - bisogna spostare le lancette al 1956".
   

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