"Abbiamo una previsione di 25 mila
lavoratori a rischio tra Stellantis e l'indotto se non verranno
messi a disposizione gli ammortizzatori sociali". E' quanto ha
dichiarato, questa mattina a Torino, a margine della
presentazione dei dati della produzione Stellantis in Italia, il
segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano.
In questa fase di transizione, "per evitare di perdere posti
abbiamo bisogno della proroga degli ammortizzatori sociali, a
partire da quelli che scadranno nel corso di quest'anno" ha
detto spiegando che "Ci è stato assicurato dal Ministro del
lavoro che con appositi provvedimenti si doteranno di
ammortizzatori gli stabilimenti che sono in fase di esaurimento,
in modo da evitare licenziamenti".
"Il 2024 sarà ricordato come l'anno nero di Stellantis. I
dati della produzione si chiudono negativamente dopo due anni di
crescita e per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in
negativo, con gli autoveicoli che fanno segnare perdite maggiori
rispetto ai veicoli commerciali". Così Ferdinando Uliano,
segretario generale della Fim-Cisl, questa mattina a Torino,
nell'illustrare i dati Stellantis del 2024. "La riduzione della
produzione - ha osservato - è stato un continuo peggioramento da
inizio anno raggiungendo cali produttivi nelle auto dal 21 al
70%. Le previsioni negative che avevamo stimato negli ultimi due
report trimestrali purtroppo hanno avuto un riscontro con la
realtà di fine anno, con un aggravio in termini di volumi e di
aumento dell'uso degli ammortizzatori sociali e di chiusure
anticipate di fine anno che hanno coinvolto quasi 20 mila
lavoratori". Secondo i dati diffusi dalla Fim-Cisl, nel 2024
Stellantis ha prodotto 475.090 unità (-36,8%). Le auto sono
scese a 283.090 unità (-45,7%). "Per trovare un dato così basso
di produzione - ha sottolineato Uliano - bisogna spostare le
lancette al 1956".
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