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Sonia, la maestra che insegna l'arte del telaio

Sonia, la maestra che insegna l'arte del telaio

Da Barcellona a Oristano i corsi per imparare l'antica tessitura

ORISTANO, 27 marzo 2025, 13:45

di Antonella Brianda

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Lavorare al telaio come fosse un corso di mindfulness, uno spazio protetto nel quale staccare la mente, ricaricarsi di energie positive e ritrovare la serenità attraverso le piccole cose. È questa, a tratti, la visione di Sonia Paradell Roig, per gli amici di Instagram Sonparo, 33enne spagnola, che da alcuni anni ha scelto di vivere in Sardegna portando in giro per l'Isola i suoi corsi di telaio. Dalla caotica e iper stimolante Barcellona, in cui risiedeva fino a dopo la pandemia, Sonia è arrivata a Oristano. A muoverla l'amore per un sardo e la ricerca costante di nuovi stimoli legati alla tessitura, sua passione anche in terra ispanica.

 "Dopo il Covid, affrontato in casa a Barcellona, abbiamo deciso di trasferirci in Sardegna, terra del mio compagno. Eravamo venuti per sei mesi, ci siamo rimasti ormai da quattro anni e non abbiamo nessun piano per ritornate in Spagna", racconta Sonia all'ANSA mentre si prepara per la sua prossima trasferta nell'Isola: con il carico di lana sarda e i suoi mini telai, insegnerà l'arte della tessitura a decine di persone.

"Nel 2018 ho frequentato i primi corsi a Barcellona e in parallelo ho studiato design - svela l'artista - Per alcuni anni ho lavorato come interior design, ma sono sempre stata interessata all'arte, così poco prima del diffondersi del Covid ho lasciato il mio lavoro a tempo indeterminato per concentrarmi sullo studio dell'arte tessile e ho iniziato a lavorare in un'azienda di imprenditoria femminile. I corsi di tessitura in Sardegna sono iniziati un po' per caso nel dicembre del 2020, quando il mio compagno mi ha detto che secondo lui potevano funzionare".

E così è stato. I corsi che Sonia Sonparo propone nelle principali cittadine, da Sassari ad Arzachena, da Oristano e Nuoro fino a Cagliari, raggiungono il numero massimo di iscritti in poche ore dal lancio online delle date. "Molto spesso - spiega - quando mi ritrovo a parlare con gli artigiani del telaio, veri e propri artisti in luoghi magici come Samugheo, mi sento dire che i giovani non voglio approcciarsi a questo lavoro, io invece sto riscontrando piano piano un grande interesse, che non riguarda più solo le donne. Alcuni uomini si sono iscritti e hanno frequentato i miei corsi, che ovviamente sono aperti a tutti, perché l'arte della tessitura è trasversale".

Trasversale, intergenerazionale e senza confini: per i corsi di Sonia sempre più persone dal resto d'Italia decidono di prendere un'aereo e soggiornare per alcuni giorni in Sardegna. "Due ragazze da Pisa - racconta - vengono apposta per seguire le lezioni. C'è poi una ragazza da Bolzano, una illustratrice che faceva le stagioni sulle Dolomiti, che quando era libera dal lavoro ha fatto il corso in privato ed è rimasta ad Oristano quattro giorni, così da poter anche visitare i dintorni della cittadina. Ora fa progetti di illustrazione e nei suoi lavori ha integrato il suo processo creativo con la tessitura. Per me è stato un po' come aver ricreato una residenza artistica, che è quello a cui aspiro: fondare un centro di attrazione che giri intorno all'arte della tessitura".

Un'arte antica quella del telaio, che resiste in alcuni centri dell'Isola e che grazie alla passione di persone come Sonia e al lavoro incessante di chi ancora produce tappeti al telaio, può essere conosciuta e tramandata. "Io stessa - ricorda - ho comprato un telaio da una signora sarda di 92 anni. A lei era stato regalato quando aveva 15 anni. Mi sono praticamente portata a casa un pezzo da museo, un pezzo di storia". Oggi, in piena era digitale, ha iniziato a vendere online piccoli kit portatili di telai artigiani per approcciarsi alla tessitura e lane colorate rigorosamente prodotte da materia prima sarda a Samugheo o da filati a Nule.

"È una questione di principio - chiarisce -: non posso insegnare la tessitura sarda usando materiale acrilico prodotto magari in Cina, non rientra nei miei valori. Vorrei che dopo ogni corso, anche quello base, le persone comprendessero appieno il valore delle cose fatte a mano, in maniera artigianale, sapessero distinguere un prodotto di serie da uno limitato". Alla fine di ogni lezione Sonia dona ai partecipanti il piccolo arazzo di 20x30 centimetri che durante le ore di prove viene realizzato. Un modo per ricordare quanto lavoro e tempo ci sia dietro l'arte della tessitura al telaio e per farne apprezzare il valore più autentico. 

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