"Con il decreto 27 dicembre 2024 n.
206 il Ministero dà il via al generalizzato deposito con
modalità esclusivamente telematica di atti e documenti a partire
dal 1° gennaio 2025 per la maggior parte dei procedimenti della
procura della Repubblica presso il tribunale ordinario, della
procura europea e del tribunale ordinario. In relazione a tali
uffici, snodi fondamentali della giurisdizione e dunque e della
tutela del cittadino, si sono prorogati (in alcuni casi di soli
tre mesi) i termini di transizione al nuovo regime digitale,
peraltro limitatamente a pochi procedimenti e senza tenere nel
debito conto il rischio per l'efficienza della giurisdizione che
potrà provocare la massiva, improvvisata e immediata
digitalizzazione del processo penale. Si pretende di mandare in
esercizio i moduli più complessi ed estesi di un applicativo
informatico (app) senza che lo stesso sia stato efficacemente
testato presso gli uffici, e tanto pur sinora essendosi
registrati di continuo numerosissimi malfunzionamenti". A
lanciare l'allarme è l'Anm, che parla di un "fallimento
annunciato"
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