Il Comune di Empoli
(Firenze) stima nell'emergenza maltempo che lo ha colpito di
aver fatto "interventi stimati per 2.000 abitazioni, altrettante
famiglie, con 4.000 persone soccorse", mentre "sono state
registrate 15 persone evacuate o allontanatesi da casa perché
non sicure nelle loro abitazioni". Nello specifico, riferisce il
Comune empolese, ci sono state "12 evacuazioni sanitarie, con
accoglienza in ospedali e Rsa dei comuni limitrofi, e tre
persone accolte per la scelta di non rimanere a casa", "su
Empoli non si registrano evacuazioni obbligate".
La Protezione civile aveva allestito un'area di accoglienza
della popolazione alla palestra delle scuole 'Busoni' di via
Sanzio ma visto la scarsa richiesta, è stata trasformata in area
di ammassamento dei volontari arrivati in città per fronteggiare
l'alluvione che ha colpito la linea Ponzano-Pontorme a causa
delle piogge e della rottura dell'argine del torrente Orme,
tributario dell'Arno in riva sinistra.
La città di "Empoli, 50.000 abitanti, è stata toccata
proprio nel cuore
- ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani-, nel suo
centro storico, ho immagini di danni e devastazione a garage, i
vari magazzini, primi piani, ieri sono stato lì e mi sono reso
conto dei danni consistenti e della problematicità dei danni",
che hanno guardato lato destro e lato sinistro dell'Arno".
L'Anas tiene chiuso il tratto dal km 46,000 al km 47,100 dove ha
un sottopasso ancora allagato. Nella frazione di Ponzano si
ripuliscono garage e seminterrati dopo l'alluvione dei giorni
scorsi. A margine delle strade sono stati accatastati mobili,
elettrodomestici, sacchi e oggetti vari. I danni sarebbero
ingenti e già si sta raccogliendo materiale fotografico per la
richiesta dei ristori. L'acqua è entrata ai primi piani delle
abitazioni, mentre ha sommerso completamente seminterrati e
garage. In un condominio l'acqua ha alluvionato 18 garage, ha
rotto l'ascensore e alcuni muri portanti sono stati rovinati:
"Abbiamo portato quasi tutto fuori, adesso c'è da pulire e
capire i danni alla struttura che sarebbero abbondanti, si parla
di migliaia e migliaia di euro", dice un residente. Un
imprenditore della zona ha perso migliaia e migliaia di euro di
merce: "In due giorni non si è visto nessuno - racconta - ci
siamo aiutati tra vicini. Avevamo fino a 40 cm di acqua in casa,
ieri quando sono arrivati il sindaco e le istituzioni ci siamo
arrabbiati perché non c'erano le idrovore". Da ieri mattina
hanno operato i volontari della Protezione civile, della
Misericordia e dell'Anpas e le operazioni di drenaggio
dell'acqua sono terminate in serata. Tanta la solidarietà: i
residenti che non hanno avuto danni ingenti si sono messi al
lavoro per aiutare gli altri. "È un nostro dovere", dicono ai
giornalisti. In tanti hanno aiutato i vicini offrendosi di
portare in strada gli oggetti o spazzare via l'acqua, altri
hanno distribuito guanti, attrezzi e panni per pulire. Due
studenti fuori sede di Pisa, si sono presentati per aiutare:
"Veniamo da Milano e dalla Sardegna, studiamo a Pisa, abbiamo
sentito la situazione e siamo venuti a dare una mano".
"La zona di Empoli è quella che ha subito più danni" ed
oggi "è stata una domenica al lavoro per i quasi 300 volontari
che sono impegnati nell'intervento di protezione civile più
imponente a livello regionale dopo i danni causati dall'ondata
di maltempo", evidenzia l'Anpas in una nota dedicata "al lavoro
nei comuni di Fucecchio, Cerreto Guidi, Montelupo che
fortunatamente è in via di ultimazione" mentre "in questa
domenica ci siamo concentrati su Empoli e sulle sue frazioni
dove non mancano i problemi - spiega Samuele Noviello,
responsabile Protezione civile Anpas zona empolese - Le nostre
squadre sono a Ponzano, dove la rotta dell'argine dell'Orme ha
portato allagamenti negli scantinati e ai piani bassi delle
scuole, altre vuotature e pulizie di strade e cantine sono in
corso a Santa Maria, Carraia e Marcignana. Voglio ringraziare i
nostri volontari empolesi, ma anche tutti gli altri e le altre
che sono arrivati da tutta Italia per sostenere l'empolese in
difficoltà". "In questi due giorni - ha detto il presidente di
Anpas Toscana, Dimitri Bettini - in tanti dei nostri volontari
hanno prima vuotato la propria casa dall'acqua, poi sono scesi
in strada indossando la divisa arancione per aiutare i propri
concittadini.
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