Non è stata solo una celebrazione,
ma un momento di restituzione ai custodi del bello, che con il
loro "civile servizio" contribuiscono alla valorizzazione del
patrimonio culturale del nostro Paese, il XXIX Convegno
Nazionale dei Delegati e dei Volontari FAI, che si è tenuto
questa mattina alla Scala di Milano, scelta per festeggiare i 50
anni dell'associazione e annunciare cinque inaugurazioni nel
2025 e una nuova donazione nelle Eolie.
"Il FAI è nato da un'idea, da un'ispirazione; un'iniziativa
talmente profonda da compiere mezzo secolo" ha sottolineato in
un videomessaggio il ministro della Cultura, Alessandro Giuli,
per il quale "ciascuno di noi deve sentirsi partecipe del dovere
di preservare l'eredità delle innumerevoli città sviluppatesi
nel nostro territorio per farne la matrice della propria
identità plurale, capace di orientare il senso del nostro
divenire nel mondo di oggi, nel mondo globale". Il ministro ha
ricordato che "oggi i siti tutelati dal FAI sono saliti a 72,
con il contributo dei 300.000 iscritti e l'opera di 16.000
volontari".
Erano in 1.500, questa mattina, i civil servant del bello,
arrivati da tutta Italia per celebrare l'associazione fondata
nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto
Predieri e Franco Russoli. L'anniversario è stato anche
"l'occasione per ribadire, con ben cinque inaugurazioni di nuovi
beni, che la missione educativa del FAI, ragione stessa della
sua esistenza, in essi si incarna sempre con quel sogno e quella
passione, quella intraprendenza e anche quel po' di sana
incoscienza che rende vitale la nostra Fondazione", ha detto il
presidente Marco Magnifico. "L'autentica passione con cui il FAI
si dedica alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio
storico, artistico e naturalistico del nostro Paese - ha
commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala - lo rende un
punto di riferimento nella promozione della cultura in Italia".
Il FAI - ha aggiunto il presidente della Lombardia Attilio
Fontana - "in 50 anni non smette di sorprendere per la capacità
di generare una vera e propria offerta culturale che reca
sviluppo, progresso e crescita sociale ed economica". E
continuerà a farlo anche al fianco di Anci, che "in sinergia con
tutte le istituzionali nazionali e locali - ha spiegato il
presidente Gaetano Manfredi - lavorerà all'elaborazione di un
piano di interventi finalizzati al recupero, alla tutela e alla
valorizzazione dei beni culturali presenti nelle aree interne in
modo da ridurre il processo di spopolamento di quelle zone e
favorirne le condizioni di sviluppo economico e sostenibilità
ambientale"
I cinque nuovi beni che il Fai FAI inaugurerà nel 2025 sono
Podere Case Lovara, nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, una
casa rurale raggiungibile solo a piedi; l'ottocentesca Villa
Rezzola a Lerici, con giardino inglese; Casino Mollo, casino di
caccia seicentesco ai margini della Riserva naturale dei Giganti
di Fallistro, nel Parco Nazionale della Sila; Monte Fontana
Secca e Col de Spadaròt, una malga a 1.461 metri di altitudine
sul Massiccio del Grappa; Case Montana, piccolo edificio rurale
settecentesco nella Valle dei Templi di Agrigento.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA