The Brutalist di Brady Corbet,
dieci volte candidato agli Oscar, ha un superfan a Milano:
Michelangelo La Bionda, uno dei fratelli del duo musicale La
Bionda, autore di One For You, One For Me che chiude
inaspettatamente la saga dell'architetto ungherese sopravvissuto
all'Olocausto, ancora tre giorni fa non aveva ancora visto il
film, ma ugualmente tifa per il suo successo.
L'irresistibile brano di disco music creato nel 1978 da
Michelangelo e dal fratello maggiore Carmelo per le discoteche
europee, offre un epilogo leggero alla storia drammatica e
immaginaria di László Tóth, il personaggio interpretato da
Adrien Brody. "Ne sono ossessionata", ha scritto Lindsay Zoladz,
che cura la rubrica The Amplifier del New York Times sulla
musica che in questo momento va forte negli Stati Uniti. One for
You, One for Me fu ideata da Michelangelo e Carmelo, pionieri
del genere Italo-disco, in uno studio di registrazione di Monaco
di Baviera durante una pausa dalla composizione di colonne
sonore per spaghetti western. La canzone, in collaborazione con
Richard Palmer-Jones, raggiunse il primo posto in classifica in
Belgio diventando un classico della Italo-disco nel mondo.
Michelangelo, 73 anni guarderà di sicuro The Brutalist, ma
vuole farlo in VistaVision: "Dicono che alla fine del film la
gente salta e balla!", ha detto a The Volture, circostanza
confermata dal New York Times. Secondo lui, il brano che fu top
10 in gran parte dell'Europa occidentale, è stato scelto per
dare l'idea di una nuova vita dopo un finale triste. Una
coincidenza: il suo primo ufficio a Milano fu alla Torre
Velasca, "un edificio brutalista fantastico, e che rompe le
regole".
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