(di Daniela Giammusso)
Due città divise da un confine, come due metà di un cerchio, lì dove l'angolo più orientale del mondo latino incontra il mondo slavo. Gorizia, la millenaria, e Nova Gorica la futuristica, ora diventano una sola per celebrare la cultura, l'arte e l'unità europea. È con una spettacolare e simbolica cerimonia, alla presenza anche del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e della Presidente della Repubblica di Slovenia Nataša Pirc Musar, che si aprirà ufficialmente l'8 febbraio Go!2025, il programma di Nova Gorica e Gorizia da Capitale Europea della Cultura. Un evento unico nella storia della Comunità Europea: mai due città divise da un confine avevano condiviso il titolo, tantomeno due città separate (nel 1947) da una frontiera così sorvegliata e delicata per gli equilibri della guerra fredda.
"Un'occasione unica per accendere un faro su due città per anni dilaniate", esordisce il presidente del Gect Go Paolo Petiziol "e un messaggio straordinario - aggiunge il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna - Quel confine verso cui entrambe le comunità voltavano le spalle ora diventa occasione di unire e guardare al futuro", soprattutto, aggiunge il primo cittadino di Nova Gorica, Samo Turelin "in un momento in cui la Pace non è mai scontata".
Sotto al manifesto realizzato dall'artista Lorenzo Mattotti (una coppia italo-slovena sul ponte sul fiume Isonzo/Soč), il tema del confine/non confine, che sia artistico, geografico, personale, persino tra follia e "normalità", anima tutto il lungo programma. Quattro i temi portanti: Guerra e Pace, La creazione del nuovo, Contrabbandieri e Tanto verde. Si parte con la cerimonia transfrontaliera dell'8 febbraio, Da stazione a stazione cui parteciperanno anche 11 ministri europei della cultura e che avrà il suo cuore nell'iconica piazza Transalpina/Trg Erope, a metà tra i due stati. Tra gli artisti confermati, Remo Anzovino, Daddy G (Massive Attack) e Andy Smith (Portishead).
Tra gli eventi da non perdere, ecco poi la Marcia dell'amicizia e Settimana dell'Europa (1-9 maggio), Gusti senza confini per vistare tutta la regione attraverso la gastronomia (26-28 settembre) e la Cerimonia finale con accensione delle luci di Natale (1-5 dicembre). Nel mezzo, eventi come il Festival della Complessità, la mostra dedicata a Zoran Mušič, l'omaggio a Franco Basaglia, Dodecalogo, docu-fiction transgenerazionale del regista Tomi Janežič, il documentario di Anja Medved sui testimoni della Seconda Guerra Mondiale. E ancora: la Marcia del primo maggio in varie città europee di confine, la Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, il focus sull'architetto Edvard Ravnikar che progettò Nova Gorica, le mostre su Andy Warhol e Steve McCurry, il Sentiero della Pace che si candida anche all'Unesco. In estate, i live di Alanis Morissette, Sting e Robbie Williams, protagonisti del programma parallelo di GO!2025&Friends (Info: www.go2025.eu).
Non solo eventi, però. Oltre alla "rinascita" della Piazza Transalpina con un restyling da 5 milioni di euro, il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale Gect Go ha finanziato 56 progetti transfrontalieri (circa 10 milioni di fondi Eu) e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia iniziative strategiche per altri 10 milioni.
"Un confine oggi non deve escludere - commenta il segretario di Stato al Ministero della cultura sloveno, Marko Rusjan - ma solo delineare chi è responsabile di quel pezzo di territorio".
"Finalmente - aggiunge il presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga - si può guardare a questo confine come a un tessuto ricucito, che in genere è molto più forte per quel filo che fa sì che crepe e tagli non si riformino più''.
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