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Il festival va, gli ascolti premiano Carlo Conti

Il festival va, gli ascolti premiano Carlo Conti

La total audience, le serate più snelle e il boom tra i giovani

SANREMO, 13 febbraio 2025, 18:31

Redazione ANSA

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(dell'inviata Angela Majoli) Un festival ecumenico che accoglie il Papa e Tony Effe, trascina davanti alla tv fino a 5 milioni di persone in più rispetto alle settimane precedenti, fa il botto tra i giovani e vede crescere il pubblico che lo segue su smartphone, tablet, pc, magari fuori casa o sbirciando la partita di Champions sul televisore. E manda tutti a nanna almeno mezz'ora prima. È il Sanremo di Carlo Conti, che vince la scommessa degli ascolti, con buona pace del direttore artistico il quale giura di non guardarli, rifugge dai confronti con Amadeus e si impegna a "continuare a pedalare".
    La seconda serata ha incollato in media a Rai1 11,7 milioni di spettatori pari al 64.5% di share; la prima parte è stata seguita da 14 milioni 437mila appassionati (63.22%), la seconda da 7 milioni 287mila (66.72%). Dati di total audience, precisa la Rai, con cui Auditel calcola anche la visione in diretta su small screen (telefonini, tablet e pc). "In realtà - spiega Francesco Siliato, media analyst dello Studio Frasi - la total audience esiste dal 2023, ma prima veniva diffusa soltanto ai centri media e agli addetti ai lavori. Il dato più interessante è la crescita dello small screen, che in alcuni minuti arriva quest'anno a superare le 500mila persone. E tra chi guarda Sanremo esclusivamente con questa modalità di fruizione si arriva fino al 96% nella fase finale, a dimostrazione di un uso dedicato quasi esclusivamente alla visione del festival". In media, il peso della fruizione in small screen è stato del 3.26% nella prima serata del festival (12,6 milioni di spettatori, di cui 12,2 milioni su televisore tradizionale) e del 2.97% nella seconda (11,7 milioni, di cui 11,4 milioni sulla tv).
    Vincente, secondo Siliato, la scelta di "far iniziare le serate prima e di farle chiudere prima, con un risparmio di circa mezz'ora (ieri 230 minuti contro i 255 dell'anno scorso, martedì 241 minuti contro 273): una scelta di marketing strategico, che fa crescere l'ascolto medio". E la platea complessiva è aumentata: martedì c'erano ben 5 milioni 705mila spettatori in più davanti alla tv rispetto alla media dei quattro martedì precedenti, ieri 4 milioni 205mila in più rispetto ai quattro mercoledì precedenti. Parallelamente è calato (martedì di 1,4 milioni, mercoledì di 685mila persone) l'ascolto del cosiddetto 'non riconosciuto', cioè di chi guarda le piattaforme streaming o magari gioca con le console, che evidentemente ha scelto di guardare il festival.
    La seconda serata ha registrato il picco di 16,5 milioni durante la performance al pianoforte del piccolo Alessandro Gervasi e del 70% in uno degli sketch di Nino Frassica.
    Molto interessanti i dati sui target dei giovanissimi: sul pubblico 4-14 anni il 74.7%, sui 15-24 anni l'85.6%, sui 25-34 anni il 71.8%, sui 35-54 il 67.2%, il 58.5% sugli over 55.
    Notevole anche l'indice della coesione sociale calcolata dallo Studio Frasi, cioè la 'somiglianza' tra il pubblico e l'intera popolazione, che raggiunge il 90%. Ed è boom sui social, con 103 milioni di videoviews (+44% rispetto alla seconda serata 2024, +96% rispetto a martedì) e 21,5 milioni di interazioni (+12% sul 2024, +18% rispetto alla prima serata).
    Ascolti stellari anche per la pubblicità: "Ci sono spot che in queste due serate sono andati sopra i 18 milioni, break oltre i 16 milioni. E molte aziende - fa notare Siliato - hanno pianificato spot realizzati ad hoc per Sanremo, cosa che accade solo per eventi come il Super Bowl. I listini di Rai Pubblicità sono andati sold out e dopo l'aumento medio del 7% di quest'anno si prevede un ritocco verso l'alto del 10% per l'anno prossimo".
    Stando alle stime del Sole 24 Ore, il bottino di quest'anno potrebbe aggirarsi sui 64-65 milioni, a conferma che il festival resta un affare per gli sponsor e per le casse della Rai.
   
   

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