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Il documentario 'Benvenuti in galera' arriva su RaiPlay

Il documentario 'Benvenuti in galera' arriva su RaiPlay

Racconta la storia del ristorante gourmet aperto a Bollate

MILANO, 17 marzo 2025, 18:03

Redazione ANSA

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Racconta la bella storia del primo ristorante al mondo aperto all'interno di un carcere il documentario 'Benvenuti in galera', scritto e diretto da Michele Rho, che sarà disponibile in esclusiva su RaiPlay dal prossimo 22 marzo.
    Al centro del film la storia del ristorante 'In galera' di Bollate e della sua brigata, composta da otto detenuti, che preparano pranzi e cene con la supervisione di Silvia Polleri, alias 'Nonna Galeotta', professionista nel settore della ristorazione e madre del regista. E' stata lei a volere fortemente questo progetto di reinserimento sociale, che getta un ponte tra il carcere e il mondo esterno. Questo ristorante di alta classe, infatti, è aperto a tutti. I camerieri indossano divise, lo chef ha studiato nella scuola di Gualtiero Marchesi, alle pareti ci sono poster a tema di film come 'Fuga da Alcatraz' o 'Le ali della libertà', nel menù figurano proposte gourmet come gli Agnolotti provola e radicchio con ragù di Fassona tagliata al coltello.
    "La parola 'Benvenuti' - racconta Michele Rho - è un benvenuto per tutti voi, per conoscere meglio e non avere paura o diffidenza quando vedete un detenuto o entrate un istituto di pena. Nei miei documentari ho sempre cercato di indagare luoghi che mi offrissero tematiche stimolanti di riflessione. Così, il ristorante stesso è diventato una lente speciale attraverso cui esplorare il mondo del carcere". "Mi sono avvicinato al progetto - continua il regista - chiedendomi come i detenuti percepiscono il mondo esterno, come si sentano, che cosa provino. Pensandoli dunque come esseri umani, al di là della colpa che hanno commesso". Così al centro del film, girato in bianco e nero, ci sono le storie, quelle di Davide, di Said, di Jonut, di Chester, di Domingo, "uomini che hanno commesso errori e che stanno cercando una seconda possibilità dalla vita, molti di loro - conclude l'autore attraverso il lavoro".
   

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