Non vedono rosa gli imprenditori
marchigiani che prevedono un primo semestre 2025 in salita per
le imprese della regione. Dall'indagine rapida "Le prospettive
dell'economia" - con interviste condotte dal Centro studi
Confindustria Marche che hanno interessato, tra l'11 ed il 23
dicembre 2024, un campione di 738 imprenditori marchigiani -
emergono prospettive ancora deboli, seppur meno pessimistiche di
quelle formulate nel 2024. Uno scenario che sconta una domanda
internazionale ed un mercato interno ancora sottotono.
Migliorano rispetto al 2024, pur essendo ancora in campo
negativo, le anticipazioni relative agli investimenti. Il quadro
di maggiore criticità riguarda le imprese di minori dimensioni.
Nel primo semestre dell'anno si prevede un ulteriore
rallentamento dell'attività produttiva, con una flessione in
particolare del mercato interno. Resta elevata l'incertezza: per
un imprenditore su cinque (21,3%) le prospettive di mercato
della sua azienda sono oggi più incerte rispetto a tre mesi fa.
A livello settoriale, l'alimentare e la cantieristica, oltre
ai servizi alle imprese, forniscono indicazioni di lieve
miglioramento. Le flessioni più rilevanti sono invece attese nel
sistema moda, nella gomma e nei computer ed elettronica.
L'attività produttiva è prevista in calo per il 30,1% degli
intervistati, contro il 38,9% della precedente rilevazione.
Attese contenute anche sulle vendite: nei mercati internazionali
prevede livelli stabili il 54,7% del campione, mentre il 30,4%
segnala una flessione. Analoga la tendenza per il mercato
interno, stazionarietà per il 49,9% e calo per il 34%.
Differenze significative si notano in base alla dimensione
d'impresa. Le previsioni più critiche si registrano nelle
attività con meno di 10 addetti, mentre si riduce
significativamente la flessione attesa nelle aziende con più di
50 dipendenti. Segnali incoraggianti sul fronte degli
investimenti: pur in un quadro di complessivo rallentamento,
circa la metà degli imprenditori (48%) non diminuisce la spinta
ad investire e il 19,4 degli intervistati fornisce indicazioni
positive.
"L'industria marchigiana affronterà un primo semestre segnato
dall'incertezza e da una attività produttiva prevista in
rallentamento - commenta il presidente di Confindustria Marche,
Roberto Cardinali - Nonostante un contesto economico ancora
complesso e il livello ancora troppo alto del costo del denaro,
le nostre imprese dimostrano capacità di adattamento e solida
volontà di investire. Ma è altrettanto chiara l'urgenza di
intervenire a sostegno delle imprese con una politica
industriale, a tutti i livelli istituzionali, che sia incisiva e
di visione".
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