In novembre la raccolta netta delle
reti di consulenza ha raggiunto i 4,9 miliardi, segnando un
aumento del 95,4% su base annua. Per il settimo mese consecutivo
"si registrano dinamiche di crescita tendenziale che hanno
assunto maggiore incisività tra ottobre e novembre, con volumi
pressoché raddoppiati rispetto all'anno precedente". Lo afferma
Assoreti, secondo la quale le risorse nette destinate ai
prodotti del risparmio gestito, con un valore complessivo di 2,7
miliardi, risultano più che quadruplicate rispetto a quanto
realizzato a novembre 2023", con una conferma dell'interesse
prevalente per i fondi obbligazionari.
Il comparto amministrato segna una crescita su base annuale
del 15%, con 2,2 miliardi. Il saldo delle movimentazioni in
strumenti finanziari è negativo per 231 milioni, principalmente
per effetto dei deflussi di risorse riscontrato sui titoli di
Stato, mentre la liquidità cresce di 2,4 miliardi. Il bilancio
da inizio anno è, quindi, positivo per 45,3 miliardi, con una
crescita del 18,8% nel confronto con l'anno precedente. Le
risorse nette investite in soluzioni gestite risultano pari a
quasi 21 miliardi, mentre 24,3 miliardi gravitano nel comparto
amministrato tra
strumenti finanziari (18,5 miliardi) e conti correnti e depositi
(5,8 miliardi).
La raccolta netta associata al servizio di consulenza con fee
specifica (fee only/fee on top) si attesta, a novembre, a 581
milioni, con un bilancio da inizio anno pari a 10,5 miliardi.
"Anche a novembre le reti ottengono un risultato importante,
consolidando la crescita dell'industria grazie a verificati
modelli di prestazione di consulenza qualificata", commenta
Marco Tofanelli, segretario generale dell'Associazione delle
società per la consulenza agli investimenti, che individua una
"rimodulazione delle scelte di investimento, con più risorse
destinate a soluzioni gestite, un calo di interesse per i titoli
di Stato e, di recente, un ritorno alla liquidità".
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