/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La Groenlandia tra materie prime e nuove rotte navali

La Groenlandia tra materie prime e nuove rotte navali

L'isola più grande del mondo è un posto chiave per la sicurezza degli Usa che la vedono come un cruciale avamposto di difesa da Putin

ROMA, 21 gennaio 2025, 14:54

Redazione ANSA

ANSACheck
Nuuk in Groenlandia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuuk in Groenlandia - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'America First di Donald Trump punta anche sull'acquisizione della Groenlandia. L'isola, con appena 56.000 abitanti e un'estensione di sette volte l'Italia, è da anni nel mirino degli americani. Già dai tempi del presidente Truman che, dopo la Seconda guerra mondiale, mise sul piatto l'equivalente degli attuali 1,6 miliardi di euro per acquistarla. Ma l'operazione non andò in porto.

La strategia di Trump mira a diversi obiettivi: mettere le mani sul potenziale di terre rare, gas e petrolio e il controllo di una rotta commerciale che rischia di finire, in futuro, nelle mani di Mosca e Pechino. Tutti obiettivi legati al previsto scioglimento dei ghiacci, spinto dal climate change. Ma ci sono anche mire militari legate ad una presenza strategica in caso di attacco russo.

La Groenlandia è stata finora una terra di ghiacci senza la possibilità tecnologica di mettere mano alle sue imponenti materie prime che un rapporto dell'Us Geological Survey (l'agenzia statale americana che studia il territorio) stima in 300-400 miliardi di dollari di valore: nel sottosuolo dell'isola artica sono stati scoperti giacimenti stimati intorno al 13% delle risorse mondiali di petrolio e al 30% di quelle di gas.

Oltre a riserve auree, ma anche rubini, diamanti, zinco e uranio. Il riscaldamento globale però sta cambiando le carte in tavola, causando lo scioglimento di quasi 300 miliardi di tonnellate di ghiaccio all'anno. Un ritmo che farebbe prevedere non solo prospettive di estrazione ma che aprirebbe anche una rotta marittima commerciale.

Navigare lungo l'Artico abbrevia il percorso di circa il 40% rispetto al passaggio da Suez. Con lo scioglimento dei ghiacci e l'apertura di nuove rotte, secondo i dati dell'Arctic Council, il traffico commerciale è già aumentato consistentemente nell'ultimo decennio e su quella zona del mondo, a metà strada tra Usa ed Europa, hanno già messo gli occhi anche la Russia e la Cina, che hanno già siglato un accordo per sviluppare insieme le rotte artiche.

L'isola più grande del mondo, che attualmente è un territorio autonomo della Danimarca dopo esserne stata una colonia, è poi un posto chiave per la sicurezza degli Usa che la vedono come un cruciale avamposto di difesa da Putin. Forze americane sono presenti dalla fine della Seconda guerra mondiale con l'importante base di Pituffik Space, ritenuta strategica in caso di attacco nucleare di Mosca. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza