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L'accordo di Parigi sul clima, i pilastri

L'accordo di Parigi sul clima, i pilastri

L'intesa del 2015

21 gennaio 2025, 14:59

Redazione ANSA

ANSACheck
Replot Island © ANSA/AFP

Replot Island © ANSA/AFP

A dicembre del 2015 oltre 190 Paesi hanno raggiunto, dopo lunghissimi negoziati durati più di dieci anni (storico l'incontro di Copenaghen nel 2009, il primo della presidenza Obama), un accordo sul clima.

Alla ventunesima Conferenza delle parti di Parigi, la Cop21 (e cioe' il vertice Onu sui cambiamenti climatici), gli Stati Uniti avevano indicato la direzione. Ora, appena insediato, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump torna ad abbandonare l'accordo, come d'altronde aveva già fatto durante il suo primo mandato.

L'accordo è stato firmato il 22 aprile del 2016 alla sede Onu di New York dai capi di Stato e di governo di 195 paesi. E' entrato in vigore il 4 novembre 2016, 30 giorni dopo la ratifica da parte di almeno 55 Paesi che rappresentano almeno il 55% delle emissioni di gas serra. L'Italia ha ratificato l'accordo il 27 ottobre dello stesso anno, con un voto del parlamento.
Ecco i 5 pilastri dell'accordo

1) OBIETTIVO 2 GRADI. L'Accordo impegna i paesi firmatari a contenere il riscaldamento globale entro 2 gradi dai livelli pre-industriali, e se possibile entro 1,5 gradi. Obiettivo che oggi appare irragiungibile alla luce degli ultimi dati sul riscaldamento globale.

2) IMPEGNI PAESI. I governi dovranno stabilire ed attuare obiettivi di riduzione dei gas serra prodotti dalle attivita' umane (anidride carbonica in primo luogo, ma anche metano e refrigeranti Hfc).

3) VERIFICHE. Sono previste verifiche quinquennali degli impegni presi.

4) AIUTI. L'accordo prevedeva che i paesi più ricchi devono aiutare finanziariamente quelli più poveri con un 'Green Climate Fund' da 100 miliardi di dollari. Nel 2024 la Cop29 di Baku ha triplicato gli aiuti climatici ai Paesi in via di sviluppo, da 100 a 300 miliardi, anche se gradualmente fino al 2035

5) COP. Dal 1995 la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCC) organizza ogni anno una Conferenza delle parti (Cop) fra i paesi aderenti. E' li' che si discute fra i paesi della situazione del riscaldamento globale e si decidono i provvedimenti da prendere. La grande novita' politica dell'Accordo di Parigi é stata l'adesione dei maggiori produttori di gas serra, gli Stati Uniti e la Cina, che in passato avevano rifiutato di aderire al protocollo di Kyoto per non ostacolare la loro crescita economica. Accordo che oggi la Cina è tornata a difendere, dopo l'annuncio della firma da parte di Donald Trump dell'uscita Usa dall'accordo di Parigi sul clima.

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