La Corte Costituzionale dell'Ecuador
ha dichiarato incostituzionali i due decreti esecutivi (500 e
505) emessi all'inizio di gennaio dal presidente del paese
sudamericano Daniel Noboa con cui, avvalendosi di un'assenza
temporanea per motivi di "forza maggiore" (ovvero fare campagna
in cerca della sua rielezione nelle presidenziali del prossimo 9
febbraio), aveva delegato il potere a una funzionaria
governativa, Cynthia Gellibert Mora. La sentenza resa nota oggi
dalla Corte Costituzionale ha stabilito con otto voti su nove a
favore che i due decreti sono incostituzionali, "perché contrari
all'articolo 146 della Costituzione", riconoscendo la "natura
sui generis dei decreti emessi dal presidente della repubblica".
I magistrati non hanno applicato alcuna sanzione a Noboa, ma
hanno lasciato implicito il rilievo che non si può consegnare la
Presidenza a un altro funzionario di Governo che non sia colui
che esercita la vicepresidenza, ovvero Verónica Abad. Abad, da
oltre un anno in disputa con Noboa, è a Quito, "in attesa di
assumere la Presidenza durante il tempo rimanente della campagna
elettorale, che si conclude il 6 febbraio", riporta il sito
Primicias.
Gellibert ha assunto per la quarta volta la Presidenza lo scorso
venerdì, affinché Noboa potesse dedicarsi nell'ultimo fine
settimana alla campagna elettorale.
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