"La situazione internazionale è
caotica e intricata. Quali saranno le scelte della Cina? Che
ruolo avrà la diplomazia cinese? Nel corso delle 'Due Sessioni',
il ministro Wang Yi ha chiarito che la diplomazia cinese si
schiererà fermamente dalla parte giusta della storia e dalla
parte del progresso dell'umanità, stabilizzando un mondo
instabile con le certezze cinesi. La Cina agirà per mantenere la
pace e la stabilità mondiali". Lo scrive l'ambasciatore cinese
in Italia Jia Guide in una nota.
"In qualità di grande Paese che vanta i migliori risultati in
materia di pace e sicurezza - prosegue il diplomatico - la Cina
aderisce a un percorso di sviluppo pacifico e allo stesso tempo
si impegna ad ampliare la convergenza di interessi con gli altri
Paesi e a promuovere la costruzione di un modello di relazioni
tra i principali Paesi caratterizzato da coesistenza pacifica,
stabilità complessiva e sviluppo equilibrato. La Cina ha
proposto e attuato l'Iniziativa per la sicurezza globale, volta
a sostenere il rispetto della sovranità e dell'integrità
territoriale di tutti i Paesi, il rispetto e la tutela della
sicurezza di ogni Paese e il raggiungimento della sicurezza
attraverso il dialogo politico e i negoziati di pace. Sostenendo
i suddetti principi, la Cina lavora per la pace. Che si tratti
di promuovere colloqui di pace nella crisi ucraina e nel
conflitto di Gaza o di facilitare la riconciliazione tra Iran e
Arabia Saudita, la posizione e le proposte cinesi sono state
accolte e appoggiate da un numero di Paesi sempre più numeroso".
Jia afferma che "la Cina comprende pienamente che la crisi
ucraina riguarda la sicurezza europea e sostiene i Paesi dell'Ue
nello svolgimento del loro ruolo nel processo di pace, nella
speranza che l'Europa, la Russia e le altre parti interessate
trovino un'architettura di sicurezza equilibrata, efficace e
sostenibile attraverso i negoziati e alla fine raggiungano in
Europa la pace e la stabilità a lungo termine".
"La Cina agirà per mantenere l'equità e la giustizia
internazionali. La Cina sostiene il rispetto reciproco e
l'uguaglianza tra i Paesi, di qualsiasi dimensione essi siano.
Se il mondo continua a perseguire l'egemonismo, a credere
ciecamente nelle posizioni di forza e a perseguire il principio
secondo il quale chi vince prende tutto, non farà altro che
regredire alla 'legge della giungla', facendone pagare le
conseguenze maggiori ai Paesi di piccole e medie dimensioni. La
Cina è tra gli ideatori e i beneficiari dell'ordine
internazionale del secondo dopoguerra, un ordine incentrato
sulle Nazioni Unite e basato sul multilateralismo. Non abbiamo
intenzione di ricominciare da zero, né sosteniamo alcun Paese
che intenda farlo, ma sosterremo fermamente l'autorità dell'Onu.
Quest'anno ricorre l'80esimo anniversario della vittoria della
guerra mondiale contro il fascismo, nonché l'80esimo
anniversario della fondazione delle Nazioni Unite. La Cina
intende collaborare con tutte le parti per imparare dalla
storia, riaffermare il suo fermo impegno nei confronti della
Carta delle Nazioni Unite, sostenere il vero multilateralismo e
spingere il mondo verso un futuro luminoso di pace, sicurezza,
prosperità e progresso", scrive ancora l'ambasciatore nella
nota.
"La Cina agirà per promuovere lo sviluppo comune globale. Un
mondo multipolare dovrebbe essere un mondo in cui tutti i Paesi
si sviluppano insieme e nessun Paese dovrebbe essere lasciato
indietro. Guidata dall'attuazione dell'Iniziativa per lo
sviluppo globale, la Cina sostiene la necessità di porre le
questioni relative allo sviluppo al centro dell'agenda
internazionale, concentrandosi sull'attuazione degli obiettivi
di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite per il 2030. La
globalizzazione economica ha legato strettamente gli interessi
dei Paesi in tutto il mondo e pratiche protezionistiche
causeranno solo danni irreparabili a sé stessi e all'economia
mondiale. La Cina è impegnata nel promuovere fermamente
l'apertura ad alti livelli ed intende collaborare con tutte le
parti per salvaguardare congiuntamente il sistema multilaterale
di libero scambio e creare un ambiente di cooperazione
internazionale equo, aperto e non discriminatorio".
"La Cina agirà per sostenere l'apprendimento reciproco tra
le civiltà. La diversità è una caratteristica fondamentale della
civiltà umana. Le civiltà non si distinguono in superiori e
inferiori, migliori o peggiori. La Cina è contraria al confronto
ideologico e non condivide la cosiddetta 'teoria dello scontro
di civiltà'. La Cina promuove l'Iniziativa per la civiltà
globale che mira a incoraggiare la comprensione reciproca,
l'amicizia tra i popoli di tutti i Paesi, l'inclusività e la
complementarità di ogni civiltà attraverso la parità di
trattamento e l'apprendimento reciproco. Lo scorso anno -
sottolinea Jia Guide - quando il presidente italiano Sergio
Mattarella si è recato in visita in Cina, nel suo intervento
all'Università di Pechino ha sottolineato che 'il dialogo tra
culture e civiltà diverse è un elemento essenziale per costruire
un futuro di pace e di prosperità, basato sul rispetto e
sull'apertura reciproci'. In qualità di rappresentanti di spicco
delle civiltà orientali e occidentali, Cina e Italia hanno una
comprensione più profonda dell'importanza dell'apprendimento
reciproco tra le civiltà".
"Cina ed Europa sono due forze importanti per il mantenimento
della pace, due mercati importanti per la promozione dello
sviluppo comune e due civiltà importanti per la promozione del
progresso umano. In un mondo caotico e intricato, ciò che Cina
ed Europa sostengono, ciò su cui cooperano, ciò a cui si
oppongono ha un'importanza globale. Quest'anno ricorre il
50esimo anniversario dell'instaurazione delle relazioni
diplomatiche tra Cina e Unione europea e il 55esimo anniversario
delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia. La Cina intende
collaborare con Europa e Italia per sostenere mutuo rispetto e
vantaggi reciproci, esortare la comunità internazionale a
risolvere le divergenze con il dialogo, superare i conflitti
attraverso la cooperazione e lavorare insieme per costruire un
mondo migliore caratterizzato da una convivenza armoniosa",
conclude l'ambasciatore di Pechino.
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