La rivista Nature Medicine ha
pubblicato uno studio sul programma brasiliano Bolsa Familia,
uno dei più grandi sistemi di trasferimento di reddito al mondo,
lanciato 20 anni fa, che è riuscito a ridurre di oltre la metà
il numero di casi e di morti per tubercolosi tra le persone in
povertà estrema e nelle comunità indigene, due gruppi
particolarmente esposti a questa infezione.
Gli esperti hanno analizzato i dati, inclusa l'etnia e le
circostanze socioeconomiche, di 54,5 milioni di abitanti a basso
reddito tra il 2004 e il 2015. I ricercatori hanno confrontato
il numero di nuovi casi di tubercolosi, la mortalità generale
della popolazione e il tasso di mortalità legato alla malattia
tra coloro che hanno ricevuto sostegno dal programma (23,9
milioni di persone) e chi non ha ricevuto alcun appoggio (30,6
milioni). In totale, nel campione sono stati rilevati 159.777
nuove diagnosi e 7.993 decessi per tubercolosi durante il
periodo studiato, risultati che mostrano una significativa
riduzione dei casi e dei decessi tra i beneficiari del pagamento
mensile offerto dal programma.
Bolsa Familia, creata dall'ex presidente Fernando Henrique
Cardoso e ampliata da Luiz Inácio Lula da Silva, è conosciuta
come uno dei programmi contro la povertà più efficaci ed
economici al mondo. L'iniziativa eroga fondi mensilmente ad
individui a basso reddito - attualmente circa 21 milioni di
famiglie - e in cambio chiede che i figli vadano a scuola e
siano vaccinati. Dal suo lancio nel 2004, l'iniziativa è
riuscita a ridurre la mortalità infantile e materna, nonché i
casi e i decessi legati all'Hiv.
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