Si allarga il fronte delle proteste
sui prezzi dei carburanti, con gli stessi gestori degli impianti
che segnalano anomalie nella pubblicazione dei listini di
benzina e gasolio da parte del Mimit.
Lo afferma il Codacons, che ricorda come sul caso, dopo le
tante segnalazioni di alcune pompe del Friuli Venezia Giulia,
sia stata presentata una interrogazione parlamentare, e la
vicenda sarebbe finita sul tavolo della Guardia di finanza.
Alcuni gestori hanno segnalato al ministero delle imprese e
del Made in Italy come i prezzi comunicati dagli impianti e
pubblicati sul sito del Mimit spesso non siano corretti,
contenendo errori ed anomalie in grado di alterare sensibilmente
le medie nazionali dei listini di benzina e gasolio. - spiega il
Codacons - Ad esempio numerosi distributori segnalano prezzi
identici per benzina e gasolio sia in modalità servito che in
modalità self, pur praticando agli automobilisti listini diversi
a seconda della modalità di erogazione dei carburanti. Altri
comunicherebberoi prezzi praticati durante gli orari di chiusura
degli impianti, e non nelle ore di effettivo funzionamento della
stazione di servizio. In altri casi gli impianti comunicano al
Mimit i prezzi del self service anche se i rifornimenti alle
auto avvengono solo attraverso il personale di servizio.
Errori e anomalie che influiscono in modo evidente sulle
medie nazionali dei listini dei carburanti pubblicate dal Mimit,
e che sarebbero già al vaglio della Guardia di finanza per i
rilievi del caso - aggiunge il Codacons - Per questo chiediamo
al ministero di chiarire i dubbi sollevati da alcuni gestori e
di intervenire affinché i prezzi pubblicati siano effettivamente
quelli praticati agli automobilisti.
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