La Cassazione ha annullato con
rinvio la sentenza di condanna all'ergastolo emessa dalla Corte
d'appello di Catania nei confronti di Letizia Spatola, 26 anni,
madre di Evan, il bimbo di un anno e mezzo, morto il 17 agosto
2020 nell'ospedale di Modica. Sono trascorsi oltre quattro anni
da quella morte per "grave insufficienza cardio-respiratoria da
broncopolmonite da aspirazione", riconducibile secondi i periti
alle lesioni subite dal piccolo per i maltrattamenti inflitti
dal patrigno e dalla madre nella loro abitazione a Rosolini, nel
Siracusano.
La donna ed il compagno Salvatore Blanco, 34 anni, anche lui
condannato all'ergastolo, sono accusati di maltrattamenti ed
omicidio in concorso. Anche per Blanco, assistito dall'avvocato
Salvatore Irullo, la Cassazione ha deciso il rinvio alla Corte
d'Appello di Catania per decidere se sussiste la circostanza
aggravante del rapporto di discendenza.
Il difensore della donna, Natale Di Stefano, aveva presentato
sei diverse motivazioni nel ricorso alla Corte Suprema
evidenziando che la madre di Evan, essendo semi inferma di mente
come accertato dal perito nominato dalla Corte d'Appello,
avrebbe ignorato le condotte violente. "Non una libera scelta ma
un aspetto patologico della malattia" ha detto Di Stefano.
Avrebbe curato il bambino "come era nelle sue possibilità.
Attendiamo di leggere le motivazioni che hanno spinto i giudici
a rinviare la sentenza in Appello".
Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Siracusa, che ha
coordinato le indagini dei carabinieri, sarebbero emerse
percosse continue che hanno provocato in un bimbo di un anno e
mezzo contusioni, ma anche fratture. I motivi di
quell'atteggiamento violento sarebbero stati futili: il piccolo
Evan piangeva o faceva i capricci ed il patrigno non lo
sopportava. E la madre avrebbe osservato senza intervenire.
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