"Mi crolla il mondo addosso, anzi già
è crollato". Lo dice, in un colloquio con il Messaggero, la
mamma del 18enne arrestato con l'accusa di istigazione al
suicidio per la morte di Andrea Prospero lo studente trovato
senza vita il 29 gennaio a Perugia.
"Siamo persone perbene, uno dei nostri ragazzi fa il poliziotto.
Però lui è molto chiuso e riservato, sempre con il telefonino in
mano. Eppure, mi creda, li abbiamo sempre seguiti i nostri
figli, abbiamo parlato con loro dei pericoli della rete e delle
droghe - aggiunge -. Lui sta male, noi non sappiamo come fare, è
una cosa più grande di noi. Mio marito e io curiamo gli altri,
ma ci sentiamo molto soli e impotenti in questo: è il nostro
cruccio".
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