La Corte costituzionale della Corea
del Sud ha respinto oggi l'impeachment del primo ministro Han
Duck-soo, reintegrandolo come presidente ad interim.
"L'impeachment di Han è stato respinto con un voto di 5-1
dagli otto giudici della corte, due dei quali hanno votato per
respingere completamente la mozione", riferisce l'agenzia di
stampa Yonhap. "Ringrazio la Corte costituzionale per la sua
saggia decisione", ha commentato Han, arrivando pochi minuti
dopo la sentenza nel suo ufficio grazie al reintegro immediato
come premier e presidente ad interim. La sua autorità era stata
sospesa il 27 dicembre dal parlamento controllato dal Partito
democratico, la principale forza d'opposizione. "Comincerò
occupandomi prima delle questioni urgenti", ha aggiunto Han,
soddisfatto della conclusione della vicenda, mentre la nazione
attende la sentenza nel processo di impeachment a carico del
presidente Yoon Suk-yeol, in merito alla disastrosa
dichiarazione di legge marziale del 3 dicembre scorso. La Corte
costituzionale ha annunciato in una nota che il collegio ha
ritenuto le prove insufficienti per sostenere la messa in stato
d'accusa di Han, con sette giudici che hanno votato per
respingerla e uno per confermarla. L'impeachment, alla fine, è
stato bocciato con un voto di 5 a 1 dagli otto giudici della
corte, con due che hanno respinto completamente la mozione. La
sentenza è arrivata tre mesi dopo che il parlamento di Seul ha
messo sotto accusa il premier e poi il presidente in carica per
il suo presunto ruolo nella dichiarazione di legge marziale, tra
le altre ragioni. Quattro dei cinque giudici che hanno votato
per respingere l'impeachment di Han hanno riconosciuto che
c'erano violazioni costituzionali e di legge per il suo rifiuto
di nominare giudici alla corte malgrado i seggi vacanti prima
del processo di impeachment di Yoon, ma hanno osservato che ciò
non giustificava la sua rimozione dall'incarico. I sei giudici
che hanno votato per respingere o confermare l'impeachment hanno
affermato che non c'erano prove a sostegno delle accuse
dell'Assemblea nazionale, il parlamento, secondo cui Han avrebbe
preso misure proattive per dare legittimità alla richiesta di
legge marziale di Yoon, come convocando una riunione del
gabinetto prima della sua dichiarazione. Tutti tranne due
giudici si sono schierati con l'Assemblea nazionale nel decidere
che il quorum per mettere sotto accusa Han era di almeno 151 su
300 legislatori, che si applica a un primo ministro, non 200,
come nel caso di un capo dello Stato.
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