"Abbiamo appreso da fonti
giornalistiche che, finalmente, il sottosegretario Alfredo
Mantovano, delegato dal governo, ha ammesso che Mediterranea e i
suoi attivisti sono stati spiati dai Servizi segreti con il
software militare Paragon Graphite, perché considerati pericolo
per la sicurezza nazionale. L'attività di spionaggio è stata
richiesta dal governo Meloni e autorizzata dal procuratore
generale presso la corte d'appello di Roma. Questa legale, ma
illegittima attività che colpisce attivisti e oppositori
politici del governo, nei loro piani non doveva venire alla
luce. E invece il diavolo fa le pentole ma non i coperchi: è
stata smascherata a livello mondiale una operazione segreta,
degna di un regime". Così la Ong Mediterranea Saving Humans, in
merito al caso di spionaggio a danno di attivisti e giornalisti
italiani, tra i quali vi sono anche alcuni esponenti della
stessa Ong, compreso il suo fondatore Luca Casarini.
"Per questo governo - prosegue - un criminale del calibro del
capo milizia libico Najeem Osema Almasri Habish, fatto fuggire
dall'arresto e riportato a casa con un volo di Stato, è una
risorsa nazionale. Dunque, chi si adopera per salvare vite, per
questo governo è un pericolo per la sicurezza nazionale; chi
invece uccide persone innocenti e accumula milioni di euro
attraverso affari criminali, è sotto protezione".
"Mantovano - aggiunge la Ong - è la mente che ha ispirato e
guidato le attività di spionaggio contro di noi. Tenta di
coprirsi attraverso l'alibi della legge, ma per autorizzare
un'attività del genere senza violare la Costituzione devono
esserci fondati motivi. Cinque procure stanno indagando, e noi
confidiamo sul fatto che qualcuno abbia il coraggio di andare
fino in fondo e dimostrare, come risulta palese, che questo è un
abuso di potere, non altro".
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