Per Francesco De Rebotti
(assessore sviluppo economico), "nei 55 anni della Regione
Umbria rientra quel pezzo di storia in cui questa regione è
stata immaginata, costruita e resa moderna. Serve rispetto per
una storia che è comune a tutti noi". Lo ha detto nel corso del
dibattito in Consiglio regionale, sulle linee programmatiche
esposte dalla presidente Proietti.
"La velocità della politica - ha aggiunto, secondo quanto
riferisce un comunicato della Regione - ha fatto sì che la
maggioranza di centro destra sia durata solo cinque anni.
Pensare di poter governare oggi con le ricette antiche è
piuttosto sbagliato. Serviranno immaginazione e creatività,
servono ricette nuove e innovative. La pace non è solo un
concetto astratto, visto che la guerra impatta sui costi delle
materie prime e dei carburanti, sulle migrazioni e sui limiti
all'economia. In un mondo in cui sembra comandare solo il potere
economico la pace è conveniente per le imprese, per le famiglie
e anche per l'Umbria. Parlare di pace non è quindi solo giusto
ma anche conveniente. Se essere ideologici significa avere una
propria visione del mondo, allora siamo ideologici".
"Stiamo per attraversare - ha continuato - una tempesta quasi
perfetta, che impatterà sull'Alto Tevere quanto sul Ternano.
Anche a causa di scelte sbagliate da parte dell'Europa, che non
ha individuato un percorso progressivo. Serviranno risorse ed
ammortizzatori sociali per le aziende che avranno bisogno di
sostegno per gestire la transizione. Le Agenzie regionali hanno
un ruolo determinante e vanno rilanciate, uscendo
dall'autarchia. Esse devono tornare a svolgere un ruolo
integrato ed efficace a sostegno del territorio in questa fase,
per favorire nuova crescita, a Nocera Umbra come a Terni. Non si
può pensare di spendere 15 milioni per l'area chimica di Terni e
di investirne 17 a Pentima. Dovremo capire su cosa investire,
anche facendo scelte che sono in contraddizione con il passato.
Lo strumento di valutazione sarà la corrispondenza con il nostro
sentire e la possibilità di praticare strade alternative,
ipotizzando altri scenari possibili rifuggendo dalla follia
iconoclasta. Il dinamismo di Melasecche non mi mette in
difficoltà ed anzi ha risentito lui di una certa solitudine
nell'ambito della Giunta precedente. Sulle infrastrutture
dovremo immaginare un'Umbria diversa, con una mobilità veloce ed
efficace. Sarà necessario esplorare nuove soluzioni per l'alta
velocità per collegare Perugia e Roma, anche in vista
dell'afflusso di turisti per il Giubileo. Anche per altre
infrastrutture strategiche serviranno approfondimenti e
partecipazione. L'Umbria del sud ha sofferto a mettersi in
connessione con la Regione. E per questo va compresa
l'importanza di dotare quell'area di strutture sanitarie
adeguate e strategiche, come quella di Narni-Amelia. Rispetto
all'aeroporto, ho effettivamente incontrato i sindacati dei
lavoratori, che hanno subito la scelta del cda di Sase, che non
è stata condivisa con la Giunta. Presteremo grande attenzione al
rilancio sostenibile dello scalo dell'Umbria, verso traiettorie
che possano garantire sviluppo e sicurezza".
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