"La luce di Betlemme e la luce di Hanukkah, che per la terza volta sono ospitate insieme all'Università Cattolica di Lublino, costituiscano un simbolo eloquente del dialogo cattolico-ebraico, esemplificato dal nostro patrono e docente San Giovanni Paolo II". Lo ha sottolineato il rev. Miroslaw Kalinowski, Rettore della Kul, in una lettera in occasione dell'evento. Kalinowski ha auspicato che "la luce di Betlemme e la luce di Hanukkah portino speranza nel 2025".
All'evento, riferiscono i media vaticani, hanno partecipato rappresentanti della Chiesa cattolica, della comunità ebraica, professori e dipendenti dell'Università Cattolica Giovanni Paolo II di Lublino. Organizzatore dell'evento è stato il Centro per le Relazioni Cattolico-Ebraiche Abraham J. Heschel della stessa Kul.
Mons. Mieczyslaw Cislo, presidente del Comitato della Conferenza episcopale polacca per il Dialogo con l'Ebraismo negli anni 2006-2016, presente all'evento, nella preghiera di apertura della cerimonia, ha fatto riferimento al motto dell'Anno giubilare appena iniziato nella Chiesa cattolica: "La speranza non delude".
A nome degli organizzatori, don Pawel Rytel-Adrianik, direttore del Centro Heschel della Kul e responsabile della sezione polacca dei media vaticani, ha sottolineato che l'unione della Luce della Pace di Betlemme con la Luce di Hanukkah ha una dimensione simbolica e richiama l'attenzione sui valori comuni di pace, speranza e cooperazione tra ebrei e cristiani.
"L'accensione dell'ultima candela di Hanukkah in presenza della Luce della Pace di Betlemme è espressione del dialogo cristiano-ebraico a cui aveva fatto appello San Giovanni Paolo II", ha sottolineato.
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