A 30 anni dal giorno in cui l'Ibm in America diede l'ok per i dipendenti a vestire casual il venerdì in ufficio, è interessante fare il punto sul Casual Friday e vedere se sono rimaste comunque delle regole, un dress code da seguire. In realtà, il concetto di business casual può essere ricondotto al mondo tecnologico della Silicon Valley degli anni Ottanta, quando persone giovani e tecnologicamente evolute iniziarono a rivoluzionare la "cultura del posto di lavoro".
Insomma, era difficile convincere un nerd che passava 15 ore al giorno al computer a indossare giacca e cravatta. Quel che è certo è che dal "venerdì tutti sciolti" negli Usa la libertà di vestire in maniera meno formale si è estesa a tutti i giorni della settimana e ad ogni latitudine. I datori di lavoro hanno notato, con il tempo, che psicologicamente un dress code più rilassato, seppur professionale, permette ai dipendenti di esprimere la propria personalità. Inoltre, favorisce un clima aziendale più disteso e dinamico, che spesso si riflette in una maggiore capacità creativa e propositiva, e di conseguenza in un aumento della produttività. Il dato certo è che oggi l'abbigliamento da ufficio si è evoluto, passando da rigidi completi formali a un approccio più rilassato e moderno, meglio noto come business casual. I jeans in ufficio sono sdoganati in quasi tutti gli ambienti di lavoro.
I più conformisti li portano con il blazer, mentre gli altri anche con felpe e maglioni. L'importante è che non siano jeans con strappi o calati sui fianchi fino a mostrare l'intimo.
Questi modelli lasciamoli ai quindicenni appassionati di skateboard. Bisogna ammettere che oggi i jeans di taglio classico, slim o a gamba larga, si vedono ovunque negli uffici, addosso alla popolazione maschile, di qualsiasi età, in banca come nello studio del notaio.
Ma il termine business casual fa riferimento a un codice di abbigliamento confortevole, che, abbandonando la formalità dei completi eleganti, mantiene comunque uno stile appropriato all'ambiente di lavoro, quindi capi sobri, non eccessivamente rigidi. Il business casual maschile comprende pantaloni dalle linee pulite o chinos, camicie a maniche lunghe o polo, e scarpe stringate formali o mocassini, giacche leggere. Nessun obbligo di cravatta. Per le donne concede pantaloni di ogni foggia, gonne al ginocchio, camicette o bluse, scarpe con tacchi comodi, cardigan o blazer. Insomma, una scelta di capi appropriati all'ufficio e non certo da cena galante.
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