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Serena Brancale: 'In gara a Sanremo grazie alla mia costanza'

Serena Brancale: 'In gara a Sanremo grazie alla mia costanza'

"Dieci anni fa tra i Giovani, oggi lo vivo con Anema e Core"

ROMA, 06 febbraio 2025, 14:58

di Claudia Fascia

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La prima volta sul palco dell'Ariston salì nel 2015, in gara tra i Giovani. Dieci anni dopo, e tanta gavetta dopo, Serena Brancale ha conquistato un posto tra i Big, sulla scia di successi diventati virali che l'hanno resa popolare come Baccalà e La Zia. "Dieci anni fa ero una ragazzina che cantava un brano difficilissimo come Galleggiare. Ero meno strutturata e meno matura: vissi il festival come un parco giochi - racconta all'ANSA la 35enne cantautrice pugliese, che spazia con maestria tra jazz, funk e soul -. Oggi sono un po' cosciente, ma sono serena, penso all'esibizione come se fosse un normale concerto. Vivo tutto quello che sta accadendo cercando di divertirmi e con 'Anema e Core'", dice giocando con il titolo del brano che porta in gara. "Ho tutto da guadagnare, soprattutto in amore".

Il pezzo celebra l'essenza più autentica dell'amore, che si esprime senza riserve e senza timore di mettersi a nudo. "Il titolo Anema e Core richiama un'espressione tipica napoletana, oltre ad essere un omaggio a uno degli artisti che più mi hanno ispirato, Pino Daniele. Poche parole semplici, istintive, di pancia, ma potenti", spiega Serena Brancale che ha scritto il testo muovendosi tra italiano e barese, per raccontarsi il più possibile con sincerità. "Ormai il dialetto è sdoganato anche al festival. E per me cantare in barese mi fa stare tranquilla e mi fa sentire a casa". Il legame con le sue origini, lo ha voluto ribadire anche per la serata delle cover, quando sarà accompagnata sul palco dalla salentina Alessandra Amoroso. Insieme canteranno If I Ain't Got You di Alicia Keys. "La scelta è caduta su un brano che chiunque canti nella vita, l'ha sicuramente fatto. Sono andata a pescare così lontano per omaggiare qualcosa che fosse internazionale". tre donne protagoniste, dunque, "ma non c'è stata l'intenzione di voler rimarcare a tutti i costi il girl power. Del resto, io non sono mai sentita penalizzata come donna. Sono sempre andata dritta per la mia strada".

Polistrumentista, performer, compositrice, fiore all'occhiello della nu-soul/Jazz italiana all'estero, Serena Brancale ha una solida formazione musicale, eppure tra i suoi brani più popolari c'è l'irriverente Baccalà, che ha spopolato su social e piattaforme streaming valicando i confini nazionali. "Questa estate ho fatto cinquanta e ogni volta non vedevo l'ora cantarla. Io sono Galleggiare ma anche Baccalà, perché nessuno di noi è una cosa sola o una sola canzone. Sono grata a Baccalà". E grata lo è soprattutto verso se stessa, "per la costanza che ho e che ho avuto. Ogni tanto, quando vado a dormire mi dico brava". E anche verso sua mamma, "la mia musa", scomparsa nel 2020, che fin da bambina l'ha indirizzata verso l'arte. "È qui ad abbracciarmi piena di gioia per tutto quello che sto costruendo, entusiasta di un sogno che portavamo nel cuore e ad occhi chiusi sognavamo insieme", ha scritto sui suoi social. A Sanremo, in gara, ci sono anche Fedez e Tony Effe, ai quali qualche mese fa - quando i due sono stati protagonisti di un feroce dissing - aveva dedicato nel suo modo dissacratorio una rivisitazione di un brano di Aretha Franklin. "Quando li ho incrociati, penso che non mi abbiano riconosciuta: nessuno dei due ha detto nulla. Ma per me è stato solo un modo per fare musica, senza volermi prendere troppo sul serio. Nel mio modo di fare musica non esiste il dissing". Dopo Sanremo Serena Brancale è pronta a portare la sua musica dal vivo: oltre alla data del 7 giugno a Roma, da maggio sarà impegnata all'estero tra New York, Tokyo, Pechino.

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