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Paese dei Balocchi, Olivo Barbieri nell'Archivio Aerofototeca

Paese dei Balocchi, Olivo Barbieri nell'Archivio Aerofototeca

I suoi scatti in mostra nell'Istituto Centrale del Catalogo

ROMA, 29 marzo 2025, 12:30

Redazione ANSA

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''Accedere a questo archivio è stato come entrare nel paese dei balocchi! Concettualmente la fotografia qui conservata dialoga con mie ricerche passate, ne rappresenta il 'prima', quando la fotografia aerea costituiva l'unico modo per conoscere la superficie terrestre''. Olivo Barbieri descrive così il lavoro di esplorazione e reinterpretazione del materiale dell'Aerofototeca Nazionale (Afn), oggi il maggior archivio aerofotografico civile italiano con oltre sei milioni di immagini, al centro della mostra ''Aviopancro Restricted'' a cura di Francesca Fabiani, che l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (Iccd) propone fino al 20 giugno prossimo nel complesso complesso del San Michele a Ripa. Guardare il mondo dall' alto e raccontarlo per immagini è una consuetudine il fotografo di Carpi. Per un suo progetto che dal 2003 lo ha impegnato per 20 anni, Barbieri ha scattato foto a bordo di un elicottero sessanta metropoli ''inaugurando un modo nuovo di rappresentare la città che, grazie all'uso consapevole dell'errore fotografico, ci appare più simile a un modellino in scala che a un contesto reale''.
    La mostra documenta il lavoro realizzato nell'ambito del programma "Iccd/artisti in residenza" che con Barbieri è alla quinta edizione. Come spiega il direttore Carlo Birrozzi: "Con questo programma - spiega il direttore Carlo Birrozzi - l'Istituto intende mettersi in gioco e contribuire al dibattito, quanto mai attuale, su significato, usi e lettura degli archivi fotografici nella contemporaneità. In questi anni, il dialogo tra i fotografi e l'immenso patrimonio fotografico conservato dall' istituto ha saputo innescare nuove letture, in molti casi sorprendenti anche per chi quotidianamente ci lavora''.
    L'attenzione del fotografo, dopo la ricerca di immagini in negativo nel fondo dell'Aeronautica Militare, è stata catturata dall'impatto non solo visivo, ma anche fisico con l'ambiente. Un archivio straordinario per la quantità del materiale e la dimensione dei formati: rulli di negativi di 42 metri arrotolati in migliaia di barattoli di latta. ''L'esperienza nell'Aerofototeca dell'Iccd, densa di materialità fotografica analogica, ha determinato la virata del lavoro di Barbieri dal fotografico al plastico con la messa in scena degli elementi principali dell'archivio - contenitori e contenuto, oggetti e soggetti, positivi e negativi - come pattern di installazioni temporanee'', spiega la curatrice.
    Il lavoro è diviso in tre serie. Quella dei barattoli presenta i contenitori cilindrici vintage che custodiscono le iscrizioni fondamentali per ricostruire la storia del volo e della porzione di territorio ripreso. Nella seconda di sculture effimere, i giganteschi rulli di negativi sono parzialmente aperti e, illuminati dal basso, forniscono una prova del contenuto fotografico, non più "restricted", cioè vincolato dal segreto militare. L'ultima serie rivela alcuni dei soggetti fotografici conservati nel patrimonio dell'Aerofototeca, tra cui la pattuglia acrobatica dei Diavoli Rossi, gli antesignani delle Frecce Tricolori, ripresa da un altro operatore in volo. La ricerca di Barbieri sull' archivio, ''nasce, sempre, dal suo posizionarsi nell'ambiente visivo del mondo per sperimentare nuove possibilità di percezione e di rappresentazione dei luoghi''. Del resto lui stesso ha spiegato: "Viaggio non per gusto di esotismo ma per misurare lo sguardo con sfide visive sempre nuove e con concetti spaziali diversi. Prima di tutto mi interrogo su cosa potrei traghettare, di un luogo, nelle mie fotografie".
   

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