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Cristicchi, Quando sarai piccola non solo un brano, è vita vera

Cristicchi, Quando sarai piccola non solo un brano, è vita vera

A Sanremo, "fragilità è tema universale, ma se ne parla poco"

ROMA, 04 febbraio 2025, 12:33

Redazione ANSA

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Quando sarai bambina, il brano con il quale Simone Cristicchi torna al festival di Sanremo e in cui racconta la fragilità di una madre, "non è solo una canzone ma è vita vera, vita vissuta". Perché la donna che torna bambina, protagonista dei suoi versi, è la madre Luciana, colpita nel 2012 da una forte emorragia cerebrale che le ha lasciato gravi complicazioni. "Sul palco mi sentirò nudo, perché racconto qualcosa che mi è successo e mi succede ogni giorno. Un argomento quello della fragilità, che è universale, ma di cui si parla troppo poco".
    Il brano, che Cristicchi firma insieme alla compagna Amara, era rimasto nel cassetto per cinque anni. "È stato scritto durante la prima quarantena, senza retorica, ma sentivamo che aveva una potenzialità emotiva per cui dovevamo attendere il momento giusto per farla ascoltare - racconta il cantautore -.
    Carlo Conti ha compreso il suo valore: non si tratta di andare al festival con una bella canzone, ma molto di più. A prescindere dal risultato finale, credo di avere la vittoria spirituale".
    La fragilità diventa il filo conduttore di questa esperienza sanremese per Cristicchi, che per la serata delle cover ha scelto La Cura di Franco Battiato, insieme ad Amara. "Sono quattro anni che porto in giro lo spettacolo Torneremo ancora - Concerto mistico per Battiato, un omaggio alla sua parte spirituale. E quando è stato il momento di decidere quale brano portare al festival, la scelta è stata automatica. Tra l'altro, La Cura non è mai stata eseguita nella serata dei duetti e l'unico che l'ha cantata all'Ariston è stato proprio Franco nel 2007, l'anno in cui io ho vinto".
    Il 14 febbraio, durante la settimana del festival, uscirà Dalle tenebre alla luce, il quinto album in studio dell'artista.
    "Un album senza tempo. Erano undici anni che non ne pubblicavo uno. Ma le canzoni erano lì, erano state scritte per i miei spettacoli teatrali. A farmi decidere di metterle in fila è stato un grave incidente domestico: quando mi sono ripreso ho capito di non voler più perdere tempo. Però non bisogna avere fretta di dire le cose: solo quando si ha qualcosa di veramente importante si pubblica un disco. Dentro c'è la mia visione dell'amore, della vita e anche della morte".
   

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