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Su History Channel la Shoah raccontata dai diari di 12 ragazzi

Su History Channel la Shoah raccontata dai diari di 12 ragazzi

E speciale sulle 24 ore precedenti alla liberazione di Auschwitz

ROMA, 26 gennaio 2025, 20:45

Redazione ANSA

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Nell'ottantesimo anniversario dalla Liberazione del campo di concentramento di Auschwitz la programmazione speciale di History Channel nel Giorno della Memoria si apre con Auschwitz: gli ultimi giorni prima della liberazione, il 27 gennaio alle 21.
    La produzione del docufilm è stata strettamente coordinata con il Museo statale di Auschwitz-Birkenau; uno degli sceneggiatori, Marek Zając, è segretario del Consiglio internazionale di Auschwitz e presidente del consiglio della Fondazione Auschwitz-Birkenau. Il documentario contiene immagini girate nelle aree interne di Auschwitz generalmente vietate ai visitatori e raccoglie interviste esclusive con gli ultimi sopravvissuti di Auschwitz. Il film ha inizio con l'ingresso del primo soldato russo ad Auschwitz, in uno scenario apocalittico nel quale migliaia di scheletri vagano, affamati, malati e senza forze, nel grigio del cielo, delle baracche, della neve mista a cenere, della terra e delle divise dei prigionieri. I primi 15 minuti del film catturano vividamente lo shock vissuto dai soldati russi quando scoprono l'immensa tragedia all'interno del campo, mentre i prigionieri sono sopresi e sconcertati alla vista di uniformi diverse da quelle delle SS.
    Alle 21.50 è la volta di Diari dell'olocausto - La Shoah degli adolescenti, il documentario diretto da Massimo Vincenzi che racconta la persecuzione degli ebrei attuata dai nazisti attraverso le parole di adolescenti che hanno lasciato nei loro diari, quaderni di scuola, rubriche per gli indirizzi o semplici ritagli di carta consumati, una testimonianza fondamentale per la comprensione dell'Olocausto. I diari, ritrovati nelle case, nei nascondigli clandestini, lasciati a vista o nascosti sotto il pavimento, sono stati per questi giovani degli amici ai quali confidare le più segrete emozioni e, nonostante il pericolo che questo comportava, una forma di denuncia della tragica realtà che li avvolgeva - l'istituzione dei ghetti, la privazione di qualsiasi diritto, le deportazioni, le violenze quotidiane - nell'età in cui era più forte il loro desiderio di vita. Il documentario restituisce la voce a dodici adolescenti di età compresa fra i 13 e i 18 anni, tedeschi, polacchi, olandesi, lituani, cechi dei quali Vincenzi rivela segreti, incertezze, rabbia, sconforto, piccole gioie di un momento - il primo amore, il desiderio di festeggiare il compleanno - sensi di colpa e la fortissima vitalità: Renia Spiegel, Dawid Sierakowiak, Miriam Wattenberg, Helga Deen, Moshe Flinker, Alice Ehrmann, Yitzhak Rudashevski, Petr Ginz, Anne Frank, Rutka Laskier, Eva Ginzová, Éva Heyman. Uno di loro scrive: "Continuo a sperare di giorno in giorno, di settimana in settimana; nonostante le ripetute disillusioni che ho subito, non smetterò di sperare, perché nel momento in cui smetterò di sperare cesserò di esistere." Solo alcuni di questi ragazzi sono sopravvissuti. I loro diari costituiscono la loro eredità più grande, non solo per il racconto straziante dell'Olocausto, ma anche come testimonianza universale dell'oppressione di tutti i bambini e ragazzi del mondo, schiacchiati dalla macchina impietosa della guerra.
   
   

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