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Temi caldi
(di Francesco De Filippo)
YARI SELVETELLA, LA MEZZ'ORA DELLA
VERITA' (Mondadori; pag.343; 20 euro) Nell'arco di quattro
settimane la tecnologia sembra smantellare le certezze sulle
quali gli umani fondano le relazioni con i propri simili e con
l'esistenza in genere. Poi, nella narrazione che imbocca un
percorso filosofico (o psicanalitico) che somiglia alle note
matrioske russe, proprio quando sembra che le vite di tutti
pendano dalle labbra virtuali di una entità informatica, accade
qualcosa che rivelare significherebbe spoilerare il romanzo.
Yari Selvetella in La mezz'ora della verità, libro
apparentemente leggero, con acume insinua nella confusionaria
coralità di un condominio romano, le contraddizioni della nostra
società e una serie di interrogativi sul nostro ruolo nella
comunità. Il plot è semplice: Varami è una app che qualche
ragazzo scarica sul proprio cellulare: qualunque domanda si
ponga, la risposta è sempre la verità. Che si tratti di sapere
se la zia Italia del penultimo piano ha lasciato in eredità ai
nipoti acquisiti il suo appartamento, se Marco Rulli ha mai
tradito sua moglie Cristiana detta Lella oppure se il datore di
lavoro Enea ha il denaro per pagare i due operai 'Zampetto' e
'Caromio'. Un gioco, sembra. Ma la app è troppo intrigante e in
un fulmine si diffonde tra giovani e adulti. In realtà, come
imbarazzava qualche affermazione dell'essere dalla aliena
frangetta che era il Capitan Spock di Star Treck, "condannato" a
dire sempre la verità, così Varami scardina gli equilibri tra le
persone, che si tratti di coppie, di rapporti di lavoro o di
amicizia. Bernard de Mandeville ne La favola delle api già tre
secoli fa ammoniva chi pretendeva comportamenti rigorosissimi,
irreprensibili negli umani. Che, al contrario, trovano il
proprio equilibrio (anche) negli errori, nelle bugie.
Con un ritmo incalzante, una cura meticolosa dei dettagli e
la quotidianità della vita condominiale, Selvetella trascina il
lettore nella angosciosa situazione in cui Varami cresce fino a
diventare una entità punto di riferimento per tutti, sorta di
moderno vate o divinità, che ogni giorno, alle 18, per mezz'ora
dispensa verità inconfutabili, dello stesso peso spirituale
della tavola dei Comandamenti.
Fioccano le domande: chi è Varami? quali sono i criteri che
utilizza? mira a scoperchiarci il cuore oppure a distruggerci, a
instillare dubbi, incomprensioni tra le persone? saremo più soli
dopo? A queste domande non ci sono risposte: non c'è
comunicazione bidirezionale con Varami, che diventa sempre più
potente e, a dispetto di ogni sforzo delle persone, riesce
sempre a diffondere i propri messaggi, che sia attraverso una
aspirapolvere, una radio anche se spenta o un altoparlante.
Ciascuno dovrà confrontarsi con se stesso e, eventualmente,
trovare la propria risposta. Valentino Ricci del terzo piano, un
tipo strano, solitario, che va ficcanasando sugli inquilini,
forse nei servizi segreti forse no, un'idea ce l'ha. Ma forse
non è proprio quella vera.
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