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>>>ANSA/ Flowers, i fiori dal Rinascimento all'IA

>>>ANSA/ Flowers, i fiori dal Rinascimento all'IA

Al Chiostro del Bramante con il loro potere evocativo

ROMA, 13 febbraio 2025, 14:01

Redazione ANSA

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(di Laura Valentini) Un viaggio tra la fragilità del nostro pianeta, dove il 40% degli insetti impollinatori è a rischio estinzione, e la bellezza e la potenza dei fiori che con il loro linguaggio universale parlano attraversa secoli e culture. E' il racconto proposto dalla mostra "Flowers. Dal Rinascimento all'intelligenza artificiale", al via domani 14 febbraio al Chiostro del Bramante dove rimarrà fino al 14 settembre 2025. La mostra, curata da Franziska Stöhr con Roger Diederen, in collaborazione con Suzanne Landau, offre un viaggio attraverso cinque secoli di arte, cultura e innovazione con opere che spaziano dal XVI al XXI secolo. Ed ecco dipinti, sculture, manoscritti, arazzi fotografie, installazioni site-specific, ma anche un prodigio di arte orafa, una corona dal motivo floreale che fu indossata dall'imperatrice Elisabetta d'Austria, 'Sissi", in occasione delle sue nozze con Francesco Giuseppe I. C'è una Wunderkammer, una camera delle meraviglie, dove sono in mostra anche meravigliose raccolte di farfalle e di api. Il passaggio tra passato, presente e futuro permea tutto il percorso espositivo: se le opere del Rinascimento dedicate ai fiori sono rappresentate dai grandi mazzi dipinti da Jan Brueghel il Vecchio, la mostra inizia con un'installazione che rappresenta un bosco reale dove il visitatore può immergersi grazie a uno speciale tablet. E' l' Installazione di realtà aumentata 'Forest Flux' di Tamiko Thiel and/p che esplora l'impatto dei cambiamenti climatici sulle foreste bavaresi.
    "Perché abbiamo scelto di raccontare il fiore? Perché si presta a molteplici linguaggi, in questo caso parla esteticamente ma parla anche socialmente, infatti la mostra pone anche un forte accento sulla tematica ambientale", spiega la coordinatrice scientifica della mostra Natalia de Marco che del Chiostro del Bramante è direttrice artistica. Grazie alla possibilità di avere una selezione di opere molto ampia, la mostra riesce a declinare il fiore in varie modalità "sia di scelta artistica che di messaggio sociale" . Così i contenuti di "Flowers" diventano parte di un percorso didattico innovativo che punta a sensibilizzare le nuove generazioni su un rapporto più responsabile e attento con l'ambiente.
    Tra i Maestri presenti Girolamo Pini e la sua straordinaria attenzione al dettaglio botanico; Edward Burne-Jones e William Morris e le loro delicate rappresentazioni floreali, che evocano un senso di bellezza eterea tipico del movimento preraffaellita.
    Accanto a queste opere storiche, le sculture contemporanee di Ai Weiwei e Kapwani Kiwanga, che utilizzano i fiori come metafora di resistenza e rigenerazione, ponendo l'accento sulle sfide sociali e ambientali del nostro tempo. Miguel Chevalier esplora la questione della naturalezza e dell'artificialità dei fiori con la sua installazione immersiva, e Rebecca Louise Law crea un suggestivo corridoio in cui il pubblico sarà letteralmente sommerso dai fiori, offrendo un'esperienza sensoriale che va di pari passo con il percorso olfattivo, ospitato lungo il percorso espositivo. C'è anche spazio per temi di attualità come l'opera che Taryn Simon dedica alla firma per un governo di unità palestinese avvenuto in Arabia saudita nel 2007 con una stampa a getto del bouquet floreale utilizzato sul tavolo della negoziazione. Anche l'esterno del Chiostro diventa protagonista della mostra, trasformato in un paradiso floreale da un'installazione firmata Austin Young (Fallen Fruit).
    Le oltre 90 opere di Flowers provengono da 10 diversi Paesi del mondo: il Chiostro del Bramante ha coinvolto istituzioni prestigiose come il Louvre, il Musée d'Orsay, il Petit Palais, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi e i Royal Botanic Gardens, Kew di Londra.
   

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